Picchia un elefante: costretto a "inginocchiarsi e a chiedergli scusa"

L'elefante in questione si chiama Chan Chao e, dopo avere riportato diverse ferite alla testa, si rimetterà in sesto in una settimana

Picchia un elefante: costretto a "inginocchiarsi e a chiedergli scusa"

Dalla Thailandia arriva la notizia di un elefante "malmenato" dal suo giovane guardiano, con quest'ultimo che è stato poi costretto a chiedere "perdono" al pachiderma inginocchiandosi davanti alle zampe di quest'ultimo. La vicenda si è consumata lunedì nel bioparco Ayutthaya Elephant Palace, nel sud del Paese asiatico. Protagonisti, loro malgrado, dell'episodio sono stati il 18enne guardiano Peerapat e l'elefante Chan Chao, anch'esso di 18 anni di età. Il giovane e l'animale, a detta dei media locali, erano di fatto cresciuti insieme, dato che la famiglia del primo lavorava da tempo in quello zoo.

In base alle ricostruzioni della vicenda e a diversi video realizzati da turisti in visita al bioparco proprio in quel giorno, Peerapat, mentre era in groppa all'elefante e lo stava facendo avanzare, ha improvvisamente preso a colpirlo sulla testa con un ankus, ossia con un bastone metallico, dalla punta uncinata, utilizzato in Asia dagli ammaestratori di elefanti soltanto in casi eccezionali. Quell'arnese viene infatti impiegato generalmente per bastonare gli elefanti quando questi stanno per imbizzarrirsi, allo scopo di stordirli e di calmarli.

I ripetuti colpi sferrati dal 18enne con quel bastone sulla testa di Chan Chao stavano causando sempre più ferite a quest'ultimo. A un certo punto, l'animale, per i colpi subiti, stava quasi per afflosciarsi sulle sue stesse zampe, ormai completamente stordito. Lo spettacolo incriminato si è sviluppato davanti agli occhi di diversi turisti presenti allora all'Ayutthaya Elephant Palace, sgomenti e inorriditi per la crudeltà della scena.

Alla fine, i responsabili dello zoo sono intervenuti per mettere fine alle violenze, licenziando in tronco Peerapat e provvedendo a fornire a Chan Chao immediate cure veterinarie. Il pachiderma è stato prontamente medicato alla testa e dovrebbe rimettersi in sesto in una settimana.

Quanto al 18enne, i vertici del bioparco lo hanno costretto a "chiedere scusa" all'elefante. Dopo averlo "afferrato per la nuca", il direttore della struttura ha costretto Peerapat a ingonocchiarsi davanti alle zampe dell'animale e a dargli da mangiare.

Il ragazzo incriminato si è finora difeso dalle

accuse di crudeltà affermando di avere usato quel bastone uncinato per "evitare che Chan Chao diventasse pericoloso" e di non essere per nulla in grado di agire in maniera sadica verso un animale.

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