Il vaccino in farmacia? Adesso arriva il via libera

La possibilità di ottenere il vaccino in farmacia è stata inserita nelle legge di bilancio approvata in Senato: lo comunica Pierpaolo Sileri

Il vaccino in farmacia? Adesso arriva il via libera

Sembra procedere il piano vaccinazioni per l'Italia. Pierpaolo Sileri ha annunciato che nella legge di Bilancio approvata oggi dal Senato è stata inserita la possibiità di fare i vaccini in farmacia. Lo ha comunicato in una nota il viceministro alla Salute. Le somministrazioni del vaccino in farmacia si aggiungono agli altri punti vaccinali individuati dal governo per incrementare al massimo le possibilità del nostro Paese. A oggi, come comunicato da Giuseppe Conte, risultavano vaccinate con la prima dose poco più di 8mila persone, meno delle 9750 previste con l'arrivo delle prime dosi simboliche lo scorso 25 dicembre.

"La possibilità di vaccinazione anti Covid nelle farmacie è stata inserita nella legge di Bilancio, approvata in via definitiva oggi dal Senato. Per l'anno 2021 il vaccino potrà essere somministrato da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato, se necessario sotto la supervisione di medici assistiti. Si tratta di un punto molto importante, per il quale mi sono battuto, che consentirà di moltiplicare le opportunità di effettuare il vaccino accelerando il percorso verso l'auspicata protezione di gregge", ha spiegato Pierpaolo Sileri nella nota.

Questa mattina, Giuseppe Conte ha spiegato che l'obiettivo al momento è arrivare a vaccinare circa 10/15 milioni di persone entro aprile: sarà allora che dovrebbero vedersi i primi risultati sull'efficacia della vaccinazione contro il coronavirus. "Quando ci saranno i primi risultati della campagna vaccinale? Quando saranno vaccinate circa 10/15 milioni di persone e quindi non prima di aprile, in primavera, potremo avere i primi risultato significativi", ha spiegato Giuseppe Conte, che però ha specificato che questo non sarà ancora il liberi tutti, anzi. A chi chiedeva previsioni sull'estate, il presidente del consiglio ha risposto piccato: "Non ho detto che completata la prima fase risolveremo i problemi, ho detto che 10-15 milioni vaccinati ad aprile avremo un primo impatto, non l'immunità di gregge, potremo ancora durante l'estate non aver risolto il problema. Guardando all'esperienza vissuta nel periodo estivo la curva tende ad abbassarsi. Confidiamo che man mano che il piano vaccinale va avanti potremo far correre l'economia e non comprimere la vita sociale dei cittadini. Ora preoccupiamoci della ripartenza delle scuole, dei prossimi mesi, non con predizioni da chiromanti".

Per raggiungerei risultati indicati non bastano i punti vaccinali, servono i vaccini. Giuseppe Conte è convinto che l'Italia avrà tutte le sue dosi anche grazie all'approvazione del vaccino Moderna.

"Entro gennaio in Italia dovremo avere 2milioni 350mila vaccini: oltre a quello di Pfizer arriverà anche un altro vaccino, quello di Moderna, perché l'Ema dovrebbe pronunciarsi entro i primi di gennaio", ha spiegato Conte.

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