Piombino, scarcerata l'infermiera accusata per la morte di 13 pazienti

Il Riesame annulla l'ordinanza d'arresto a carico di Fausta Bonino, in cella da fine marzo

Piombino, scarcerata l'infermiera accusata per la morte di 13 pazienti

Dopo ventuno giorni trascorsi in una cella, è stata decisa oggi la scarcerazione di Fausta Bonino, l'infermiera accusata per la morte di tredici pazienti a Piombino, per cui si è sempre detta del tutto estranea ai fatti. Non è ancora chiaro - ha detto l'avvocato Cesarina Barghini, se sia a piede libero o ai domiciliari. Ha però aggiunto: "L'importante è che l'abbiamo tirata fuori dal carcere".

Lo scorso 31 marzo Fausta Bonino era stata arrestata e il pm aveva detto di avere "prove schiaccianti" contro di lei. La 55enne originaria di Savona è accusata di omicidio continuato aggravato a danno di pazienti, per una serie di decessi avvenuti tra il 2014 e il 2015 all'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale civile di Piombino.

La tesi dell'accusa è che i tredici pazienti siano stati uccidi da un farmaco che non

era previsto nella terapia che dovevano seguire. La donna era stata descritta come un soggetto instabile. Aveva giurato la sua innocenza "sui figli". Oggi il tribunale del Riesame di Firenze ha annullato l'ordinanza di arresto nei suoi confronti.

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