Ha vinto ben 28 medaglie olimpiche ed è considerato uno dei più grandi nuotatori di tutti i tempi. Ma dietro i successi di Michael Phelps si nasconde anche altro.
In un intervento al Kennedy Center, negli Stati Uniti, Michael Phelps racconta un dettaglio della sua carriera fino ad oggi sconosciuto. "Volevo vincere, arrivare sempre più in alto - ha dichiarato - Dopo ogni Olimpiade cadevo in depressione. Ho pensato di non voler più vivere". La voglia di essere il primo era così forte che, quando i riflettori si spegnevano, era come se tutto si fermasse e non avesse senso. "Ero sempre affamato di vittorie - continua il nuotatore americano- ne volevo sempre di più. Volevo spingermi fino al mio limite, vedere dove potevo arrivare".
Poi Phelps va ancora più nel dettaglio: "Nel 2012 c'è stato il momento peggiore, non volevo più gareggiare, non volevo più vivere in realtà.
Passavo tre giorni su cinque a letto, mangiavo e dormivo, non volevo essere vivo". Il campione olimpico, oggi 32enne, ha fortunatamente reagito e si è fatto curare. La terapia ha funzionato e oggi ammette di essere contento di non essersi suicidato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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