Poggiolini, da Mani pulite alla casa di riposo abusiva

Il re Mida della sanità trovato in ricovero in un ospizio fuorilegge a Roma

Poggiolini, da Mani pulite alla casa di riposo abusiva

Non c'è pace nemmeno nella vecchiaia. Il "Re Mida" della sanità, così come era chiamato Duilio Poggiolini, è stato trasporato in ambulanza al pronto soccorso, "strappato" alla casa di riposo dove era ospitato. Il motivo? È abusiva. Sembra uno scherzo, ma è così. Ad 86 anni ancora una volta "coinvolto" in uno scandalo sanità, anche se questa volta da spettatore.

L'ospizio si trova nelle campagne di Casalotti, vicino a Roma. Poggiolini era l'ospite più anziano della struttura, aperta da tre anni ma abusiva e gestita da tre indiani senza alcuna autorizzazione. L'ex direttore generale del Servizio farmaceutico nazionale, che ai tempi di Mani pulite vantava un patrimionio di 300milioni di euro, è stato trovato nel letto. "I parenti dei ricoverati pagavano ogni mese dai 600 ai 1.200 euro, ovviamente in nero. Qui era tutto abusivo", spiegano al Corriere gli agenti del commissariato di Primavalle.

E a soprendere è proprio il fatto che il tutto fosse a nero. Dopo le accuse di aver distribuito favori alle case farmaceutiche italiane (aumento dei prezzi dei farmaci), in cambio di mazzette, Poggiolini si ritrova abusivo in una casa di cura gestita da indiani. Al momento l'ex direttore generale è ancora indagato a Napoli per omicidio plurimo colposo per le persone che negli anni '86/'87 sarebbero stati contagiati da Hiv ed epatite C perché riceventi trasfusioni con sangue infetto.

Il suo arresto avvenne 22 anni fa in una clinica a Losanna e nella casa all'Eur a Roma trovarono 10 miliardi di lire.

Due anni fa nel caveau della Banca d'Italia, Equitalia trovò un baule con 26 milioni di euro. Una parte di questi (5 milioni) Poggiolini ha dovuto restituirli allo Stato, condannato nel 2012 per danno erariale insieme all'ex ministro Francesco De Lorenzo.

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