La scabbia fa paura. Quattordici casi a Roma, quattro sia a Milano che a Monza. E non si tratta solo di immigrati. La psicosi si diffonde più veloce della malattia. I vigili urbani della Capitale chiedono più controlli, mentre i comuni siciliani restano nell'emergenza. Anche sanitaria.
Salire sulle navi dove vi sono i migranti senza alcuna precauzione, non è pensabile. Eppure, accade. È la denuncia del segretario provinciale del Silp-Cgil, il sindacato di polizia di Pozzallo, Giorgio Pluchino.
Gli uomini delle forze dell'ordine che il 16 aprile scorso salirono a bordo della nave "Fiorillo" sulla quale c'erano 301 migranti, non avevano in dotazione le tute monouso che sono obbligatorie nel primo contatto con chi sbarca in Italia. E quello che è successo quella sera, non deve più accadere. "Personale che, come sempre, – scrive Pluchino in una lettera aperta - con spirito di servizio e senso del dovere, per non creare disservizi in una situazione di emergenza, ha portato avanti la procedura di accoglienza, nonostante perplessità e rischi".
E continua: "Sono saliti a bordo con la loro elegante uniforme ordinaria, perché ai "questurini" non viene data in dotazione neanche una uniforme per ordine pubblico (anche se l’ordine pubblico lo fanno, eccome!), per cui indossavano il pantalone in lanetta, quello con le pieghe e con le pences, per intenderci, e magari anche la giacca con i bottoni dorati e la scarpa bassa. Non proprio l’ideale per lavorare di notte sul ponte di una nave militare in navigazione, senza tra l’altro avere nessuna preparazione specifica per quel contesto operativo."
Scarsità di mezzi e carenza di personale, uniformi e equipaggiamenti inadeguati per far fronte ad un'emergenza più grande della macchina d'accoglienza coordinata dalla prefettura di Ragusa. "Fortunatamente- spiega ancora Pluchino- a bordo sono state date loro dalla Marina Militare le tute monouso per la protezione individuale, visto e considerato che i migranti, probabilmente, non erano ancora stati sottoposti agli accertamenti medici da parte del personale sanitario dell’Asp. È stata un’emergenza, un’eccezionalità che non si ripeterà. Sono le assicurazioni che ci arrivano dalla Questura."
Poi la critica a chi cerca di regolare la macchina dell'accoglienza: "Per l’Expo si trovano migliaia di uomini, mentre qui ne basterebbe qualche decina per risollevare gli
uffici di Polizia di un’intera provincia. Per l’allarme terrorismo si istituiscono e si equipaggiano "squadre di pronto intervento", mentre qui il personale lavora ancora con uniformi assolutamente inadatte all’operatività."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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