Si era rifiutato di fare l'autografo a un giovane ammiratore durante un evento pubblico in Calabria per il fatto che, come detto esplicitamente dinanzi a tante persone, si sarebbe potuto trattare di un potenziale mafioso: per quel gesto, dopo ben sei anni, Oliviero Toscani è stato condannato per il reato di diffamazione aggravata.
I fatti
L'episodio incriminato si verificò in occasione dell'inaugurazione della mostra fotografica "Razza umana", organizzata a Vibo Valentia il 20 ottobre del 2016. Dopo la conclusione della lectio magistralis tenuta da Toscani, l'allora 18enne Vittorio Sibiriu si avvicinò al celebre fotografo in un momento di relax per chiedergli uno scatto e un autografo come ricordo della bella serata, ma ricevette un rifiuto. Per fornire una spiegazione a quel diniego, raccontò successivamente il ragazzo, il fotografo "mi ha additato come un potenziale 'mafioso', affermando che avrei benissimo potuto esserlo poiché, a suo dire, anche Matteo Messina Denaro non ha la faccia da mafioso eppure lo è".
Una notizia che fece particolarmente scalpore allora, non solo perché si trattava di un giovane ammiratore di Toscani appassionato di fotografia, ma soprattutto per il fatto che fosse il figlio di un carabiniere e una poliziotta.
La denuncia
Dopo quelle parole ingiuriose era stato avviato l'iter giudiziario nei confronti del celebre fotografo, accusato di diffamazione aggravata per aver pronunciato quelle parole ingiuriose dinanzi a numerose persone.
La cosa fece andare su tutte le furie il diretto interessato, che si lamentò dell'accaduto nel corso di un'ospitata a Radio 105 il 25 ottobre 2016. Assolutamente non intenzionato a scusarsi per l'accaduto, il fotografo rincarò la dose.
"Questo qua ha dimostrato di essere un cretino, uno che si offende perché è calabrese e subito pensa che gli ho detto così perché è calabrese, è un malato ed è pericoloso", dichiarò Toscani, come riportato da il Corriere della Calabria.Oggi è arrivata la condanna a otto mesi, inflitta dal tribunale di Vibo Valentia all'artista, che dovrà versare una provvisionale di 3mila euro oltre a farsi carico delle intere spese giudiziarie.
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