"Prato era un mio amico". ​La rivelazione della Luxuria

L'ex deputato di Rifondazione Comunista, Vladimir Luxuria è intervenuto a Tagadà su La7 e sull'Huffington Post dichiarando di conoscere Marco Prato, l'assassino insieme a Manuel Foffo di Luca Varani

"Prato era un mio amico". ​La rivelazione della Luxuria

Il giro di amicizie vip attorno all'assassino di Luca Varani, Marco Prato, si allarga. Il 29enne romano era noto nella Capitale per il suo lavoro di pr nelle serate gay.

Dopo il flirt con la showgirl Flavia Vento apparso più di un anno fa sui giornali di gossip, il sito web Blitz quotidiano riporta le parole dell’ex Deputato di Rifondazione Comunista, Vladimir Luxuria. "Marc Prato, uno degli assassini di Luca lo conoscevo, eravamo amici su Facebook. Sono agghiacciata da quanto sentito, non avrei mai immaginato il mostro che covava in quel ragazzo". Un'amicizia maturata probabilmente nella movida romana. Prato inoltre lavorava anche al Muccassassina, noto ritrovo nella Capitale di cui Luxuria è stata una dei fondatori.

Luxuria è stata anche intervistata dall'Huffington Post: "Non conoscevo personalmente nessuno dei due ragazzi coinvolti, né la vittima, ma non ritengo giusto declinare questo omicidio dal punto di vista dell’orientamento sessuale". Luxuria, attivsta gay, conosce l'ambiente ma ci tiene a precisare che "ogni giorno in Italia, purtroppo, accadono delitti e altri crimini: qui si tratta di follia vera legata all’uso spropositato di sostanze stupefacenti. Ci sono i gay ‘normali’ e gli etero ‘normali’ che hanno relazioni normali; poi ci sono i gay e gli etero ‘folli’ che compiono atti del genere".

L'ex deputato aggiunge anche che "ci sono sempre più persone, amici o conoscenti uniti dagli stessi gusti sessuali e dal consumo di droga, che organizzano feste private a casa e poi mandano gli inviti sui social". prosegue la Luxuria, "è una maniera, la loro, per sentirsi al sicuro, per non essere controllati, e spesso esagerano, ma qui si è davvero oltrepassato il limite. Bisogna mettere in guardia tutte queste persone sui pericoli veri ed effettivi che tale uso comporta".

Nell'intervista Luxuria analizza anche la figura della vittima, Luca Varani, considerato un omofobo da quelle che ermge dai post pubblivati su Facebook. "Spesso, la storia e i fatti lo dimostrano, i più grandi omofobi sono dei gay repressi, quindi indagherei anche su questo altro aspetto.

La vittima era poco più che ventenne e aveva la fidanzata, ma cosa ci stava a fare di venerdì sera in un appartamento della periferia romana con due ragazzi dichiaratamente omosessuali e amanti dello sballo in tutti i sensi, invece di stare con lei? La risposta è decisamente ovvia".

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