La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli aveva fatto scattare l'allerta anche all'estero. Gli investigatori d'oltralpe, poi, hanno completato l'opera. È finita in Francia la latitanza di Hassin Kilifi, il 40enne nordafricano evaso a gennaio scorso dal carcere di Avellino. Detenuto per traffico di droga, l'uomo era stato segnalato come sospetto radicalizzato, vicino ai terroristi islamici. Nei suoi confronti era stato emesso un mandato di arresto europeo su richiesta della Procura di Trento e sulla base di indagini della Squadra Mobile di Bolzano. A bloccare il marocchino è stata ieri la polizia francese, a Metz.
Kilifi era scappato dal carcere di Bellizzi Irpino l'11 gennaio scorso attorno all'1 di notte, con un'evasione rocambolesca progettata nei minimi dettagli e - secondo gli inquirenti - preparata da tempo. Dopo aver effettuato un foro nella parete del penitenziario, il nordafricano si era calato con delle lenzuola annodate e aveva fatto perdere le proprie tracce. Con lui erano fuggiti anche un 45enne di origine albanese, subito catturato dai carbinieri di Avellino, e un 22enne romeno (Mociani Florin) che invece è ancora latitante. Le ricerche in un primo momento si erano concentrate in Irpinia, in particolare sul monte Faliesi, con un imponente dispiegamento di forze. Le battute nei boschi, tuttavia, non avevano dato esito positivo e così si era fatto strada il sospetto che i detenuti potessero aver travalicato i confini nazionali, magari contando sull'aiuto di alcuni complici.
In particolare, la vicinanza di Kilifi agli ambienti radicalizzati dell'islamismo aveva indotto gli inquirenti a credere che l'uomo avesse potuto contare sulla protezione di qualche cellula terroristica. Così, gli investigatori hanno allarganto il raggio delle ricerche allertando l'Interpol. Quell'intuizione ha dato esito positivo: Kilifi è stato rintracciato ieri, 6 febbraio, dalla polizia transalpina, a sua volta allertata dalla Dda di Napoli, che coordinava le indagini della polizia penitenziaria, dei carabinieri di Avellino e del Ros.
Ora sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la fuga del nordafricano ritenuto vicino ai
terroristi. Gli inquirenti vogliono capire come sia arrivato in Francia e su quali appoggi abbia potuto fare affidamento per lasciare prima la Campania e poi l'Italia. Proseguono, intanto, le ricerche dell'altro detenuto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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