L'onorevole Walter Rizzetto, esponente di Fratelli d'Italia, lavorerà, da membro della commissione d'inchiesta sul caso David Rossi, affinché le audizioni in commissione proseguano. Ma tra le varie frasi che ci ha rilasciato, spicca il passaggio in cui il deputato parla di "pressioni" affinché non si adoperasse per l'istituzione della commissione che ha audito il colonello Aglieco qualche giorno fa.
L'audizione del colonnello Aglieco - come sottolineato da tutta la stampa - è un fatto rilevante rispetto al caso David Rossi. Prime impressioni?
"Una impressione drammatica. Un'audizione lunga, particolareggiata e molto forte che ha certificato come le indagini siano state fatte malissimo. Secondo me è stata davvero drammatica, ma è altrettanto chiaro che bisognerà sollecitare la commissione ed il presidente a fare tutti i ragionamenti del caso. Questa audizione è stata mandata sempre in chiaro: non esistono parti secretate. E questo è un aspetto molto importante. Ma serve che la commissione si renda conto una volta per tutte che qualcosa in più, rispetto a quanto era fuoriuscito, è emerso. Dunque serve proseguire per questa strada. Alcuni passaggi - lo rinnovo - certificano l' inadeguatezza dell'azione degli inquirenti che si sono mossi dopo la morte di David Rossi: in quel momento, gli inquirenti non sapevano se David Rossi si fosse suicidato o se fosse capitato altro. Al netto delle due archivazioni, noi abbiamo una scena inquinata rispetto alle indagini che si sarebbero dovute svolgere".
Senta, il colonnello Aglieco ha raccontato una serie di cose: dal rovesciamento del cestino alla risposta da parte del pm ad una telefonata ricevuta sul telefono di Rossi. Quali aspetti della ricostruzione ritiene più rilevanti?
"Sicuramente è molto importante che un inquirente ha risposto di sua sponte, senza - ritengo - usare alcun tipo di protezione, al telefono di David Rossi. Ma quello che a me personalmente ha colpito in misura maggiore è aver svuotato cestini contenenti anche tracce biologiche riconducibili a David Rossi su una scrivania che - se qualcuno va a controllare le foto del dissequestro - risulta molto vissuta. Nel senso che c'era veramente tanta roba sopra. Svuotare il cestino su quella scrivania significa perdere oltre il 90% di eventuali - sottolineo eventuali - prove. Lo svuotamento del cestino secondo me è stato un atto molto incauto. Io, quando ho sentito quelle cose, sono balzato dalla sedia".
Il prossimo passaggio della commissione quale sarà?
"Serve andare avanti per qualche giorno o qualche settimana con un'attività istruttoria importante. Io sto chiedendo da mesi le audizioni di Mussari, che aveva un ruolo di primo ordine in Mps e di Ettore Gotti Tedeschi che è stato per qualche tempo ai vertici dello Ior. Sono secondo me le prime due persone da audire, oltre all'avvocato Pittelli, che è stato intercettato ed ha detto cose molto pesanti sulla vicenda di David Rossi, ma dovremo quantomeno attendere che le sue vicende giudiziarie si vadano a calmare".
Queste tre audizioni e basta?
"No, non basta assolutamente. Secondo me, sulla base di quello che il colonello Aglieti ha dichiarato apertis verbis qualche ora fa, è d'obbligo riascoltare la magistratura che in quei giorni ha svolto le indagini".
Arriviamo al clima mediatico-politico. Ci sono margini affinché questa storia venga riaperta davvero?
"Ho agito per primo ed in splendida solitudine anche contro alcune posizioni: tanto per essere chiari. Posso dirti questo: a me sono arrivate delle pressioni abbastanza importanti. Interessanti, più che importanti, rispetto al fatto di non portare avanti una commissione d'inchiesta su David Rossi. A quel punto mi sono intestardito ancora di più. Dunque prima in splendida solitudine e oggi in modo collegiale: il compito della commissione d'inchiesta è quello di consegnare un'ampia relazione a chi di dovere affinché le indagini vengano riaperte. E anche grazie a voi che fate comunicazione, al vostro giornale, per l'ennesima volta lancio un appello a coloro che, anche e soprattutto, coperti dalla segretezza che la commissione può offrire, vengano a parlare con noi. In questo momento, abbiamo ampie possibilità in termini d'indagini e possiamo garantire la segretezza".
Io devo farle una domanda d'obbligo.
Lei ha parlato di pressioni: quali?"Diciamo che finché la commissione d'inchiesta non è andata in porto, qualche telefonata e qualche messaggio mi sono arrivati personalmente. Lo stile dei messaggi era "lascia stare", "non occupartene".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.