Il prete anti-gay: "Lo Stato deve aiutarli. Sono un difetto della natura"

Don Roberto Ravera sulle unioni civili e sulle adozioni per le coppie gay. Ma è polemica anche all'interno del mondo cattolico

Il prete anti-gay: "Lo Stato deve aiutarli. Sono un difetto della natura"

Se i politici si attardano nel prendere decisioni sulle unioni civili e le adozioni per le coppie gay, don Roberto Ravera ha le idee chiare: "L'omosessualità è una deviazione della natura che occorre correggere".

Le affermazioni del sacerdote di Cairo Montenotte (Savona) stanno sconvolgendo gli animi dei perbenisti cattolici. Stanco delle tante parole e dei pochi fatti, don Roberto ha scritto ad un settimanale locale. "Dei cosidette gay bisogna distinguere. Ce ne sono alcuni che purtroppo sono nati con tendenze psicologiche e sessuali anormali. Cosa possiamo fare per loro? Bisogna comprenderli, aiutarli a correggersi, voler loro bene, non lasciarli soli in mezzo al bullismo. Mentre altri sono diventati gay e sono pieni di disordini morali".

Queste sono solo alcune delle parole scritte dal sacerdote nella sua lunga lettera. Don Roberto, infatti, continua il suo discorso e invita lo "Stato ad aiutare i gay a correggersi come fa con altre persone che hanno vari problemi psicologici, fisici o caratteriali". Don Ravera non dice che questa è una malattia, ma "è un difetto rispetto alla natura che vuole l’amore tra uomo e donna e la famiglia basata sull’unione di uomo e donna". La natura - conclude il don - non contempla l'unione di uomo e uomo o donna e donna che hanno anche la pretesa di allevare un figlio".

Queste parole hanno scandalizzato i cattolici e il sindaco Fulvio Briano che si è

espresso molto duramente a riguardo. "Mi auguro che tali affermazioni - ha esclamato - siano dettate più dall’età che da un reale sentire di sacerdote. Sono allibito ed auspico che chi deve intervenire intervenga".

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