"Pubblicità che confondono": l'allarme sugli integratori

È stata emessa una nuova circolare sul rischio di ingenerare confusione tra gli integratori alimentari e i farmaci: la richiesta del ministero

"Pubblicità che confondono": l'allarme sugli integratori

La direzione generale Igiene, sicurezza alimenti e nutrizione del ministero della Salute ha emanato una nuova circolare sul tema "Indicazioni sull'uso delle piante e delle loro parti negli integratori alimentari per garantire la sicurezza dei cittadini". Si tratta di un vero e proprio monito per produttori e rivenditori a porre maggiore attenzione ai claim pubblicitari per la vendita degli integratori alimentari, in modo tale da evitare di creare confusione nei consumatori.

"Negli anni si è assistito ad un incremento delle modalità pubblicitarie volte a creare confusione tra farmaci e integratori, o addirittura a proporre gli integratori come farmaci", si legge nella circolare del ministero. Tuttavia, viene sottolineato e ribadito, che per questi prodotti "in merito alla etichettatura e alla pubblicità - con qualunque canale, incluso l'online - si sottolinea il divieto a fare riferimenti ad attività di prevenzione o cura di patologie o a qualunque comparazione con i farmaci e gli effetti a questi ultimi attribuibili".

Le linee guida in tal senso erano già stata diramate nel 2018, quando l'Associazione italiana industrie prodotti alimentari aveva adottato un nuovo codice deontologico in cui si metteva in evidenza una corretta comunicazione commerciale in un settore che, essendo per sua natura meno soggetto agli stretti vincoli di quello farmaceutico, è maggiormente interessato a campagne promozionali aggressive che, in alcuni casi possono generare confusione nel consumatore.

In particolare, nel codice deontologico approvato nel 2018 si sottolineava l'importanza di non basare la pubblicità del prodotto su caratteristiche non conformi a quelle realmente riconoscite. Quindi, si metteva in evidenza la necessità di non millantare proprietà terapeutiche o di prevenzione e/o cura delle malattie.

Ed è proprio su questo punto che il ministero della Salute è voluto tornare per un nuovo monito fondamentale per la cura e la salute dei consumatori. Il rischio di ingenerare false credenze su possibili maggiori effetti benefici rispetto ai farmaci è alto quando si conducono campagne aggressive di sponsorizzazione.

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