Puglia, Ilva, Enel e Cementir impianti sequestrati e 31 indagati

Le aziende coinvolte nella vendita di materiali contenenti rifiuti tossici destinati allo smaltimento. Indaga la magistratura

Puglia, Ilva, Enel e Cementir impianti sequestrati e 31 indagati

Sono 31 le persone, che fanno parte a vario titolo delle società Ilva in amministrazione straordinaria e Cementir di Taranto, ed Enel di Brindisi, indagate per l'ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti ed attività di gestione di rifiuti non autorizzata nell'ambito di una indagine condotta da militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Taranto, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce. Questa mattina le Fiamme Gialle hanno effettuato il sequestro preventivo della centrale termoelettrica 'Federico II' di proprietà di Enel Produzione Spa di Cerano, vicino Brindisi, dello stabilimento della Cementir Italia Spa e dei parchi loppa d'altoforno, nastri trasportatori e tramogge situati sia nella sede della Cementir che nel siderurgico Ilva, entrambi a Taranto. Gli inquirenti hanno individuato anche alcuni illeciti amministrativi nei confronti delle tre società. Inoltre, nel decreto, il gip ha disposto la facoltà d'uso provvisoria alle tre società per un periodo non superiore a 60 giorni. Dato che l'inchiesta riguarda alcuni materiali utilizzati dalle tre aziende, oggetto altresì di alcune transazioni tra le stesse, per la centrale termoelettrica dell'Enel questa facoltà è subordinata all'utilizzo delle infrastrutture dedicate ala separata evacuazione delle ceneri derivanti dai differenti processi di combustione e all'invio, per lo smaltimento presso impianti autorizzati al trattamento di rifiuti pericolosi, di tutte le ceneri. Per la Cementir la facoltà d'uso è subordinata alla prescrizione di cessare l'approvvigionamento di ceneri dalla centrale termoelettrica nonché di impiegare, nel proprio ciclo produttivo del cemento, solo ceneri leggere conformi alle norme. L'utilizzo dei parchi loppa, con i materiali stoccati negli stessi, dei nastri trasportatori e delle tramogge di pertinenza dello stabilimento siderurgico Ilva è subordinato alla prescrizione di procedere alla gestione della loppa come rifiuto, secondo gli obblighi previsti dalla normativa in materia ambientale.

I commissari straordinari di Ilva Spa in amministrazione straordinaria Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba prendono atto dell’esito delle indagini preliminari condotte dal Tribunale di Lecce da parte del giudice, dr.

ssa Antonia Martalò, alla quale assicurano la massima collaborazione. La società è fiduciosa che al termine del procedimento si potrà dimostrare che Ilva opera nel rispetto delle normative comunitarie in materia di gestione e trattamento dei rifiuti.

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