Sente le voci e accoltella il vicino: poi lo scempio sul cadavere

Il vicino assassinato dal folle era un uomo di 43 anni di età, padre di tre figli. Anche la moglie della vittima ha subito delle coltellate

Sente le voci e accoltella il vicino: poi lo scempio sul cadavere

Sta suscitando scalpore e sdegno nel Regno Unito la vicenda giudiziaria di un 52enne del Gloucestershire, nell'Inghilterra centrale, incriminato per l'uccisione di un vicino di casa, nella cittadina di Walton Cardiff. Il fatto di sangue risale al 5 ottobre scorso, ma soltanto adesso stanno emergendo, grazie alle ricostruzioni messe a punto dagli investigatori e che il tribunale sta esaminando, i particolari agghiaccianti del crimine compiuto dall'indagato, Can Arslan. La vittima della furia omicida del 52enne è stato un uomo di 43 anni di età, Matthew Boorman, padre di tre figli. Anche la moglie di quest'ultimo è stata accoltellata dall'assassino nella medesima occasione, riportando ferite alla coscia, e un'altra persona ancora è stata ferita dal pugnale del killer.

Analizzando ultimamente le registrazioni effettuate allora sulla scena del crimine da alcune videocamere di sorveglianza installate nella zona, i magistrati locali hanno potuto rendersi conto della follia assassina manifestata dall'indagato in quel giorno di ottobre. Il 52enne era stato infatti immortalato quel giorno mentre, armato di coltello, andava in giro tra le case sbattendo la sua arma contro le finestre dei vicini per fare uscire in strada delle potenziali vittime.

Alla fine, a uscire di casa è stato il 43enne padre di tre figli e, di conseguenza, il folle si è scagliato contro quest'ultimo, pugnalandolo a morte nel giardino davanti casa della stessa vittima. Dopo avere accoltellato il malcapitato, Arslan, stando a quanto ripreso dalle telecamere, si è "seduto sul corpo" dell’aggredito e si è poi "acceso una sigaretta sorridendo". In seguito, il 52enne ha continuato a infierire sul cadavere, accoltellandolo ancora alla schiena e al collo.

Sulla scena del delitto sono quindi accorsi altri residenti della zona, nonché la moglie di Boorman, tutti con in pugno corpi contundenti da usare contro il killer: mazze da golf, bastoni e assi di legno. Tutti sono così riusciti a contenere la follia omicida del 52enne fino all'arrivo della polizia.

In tribunale, Arslan si è dichiarato colpevole solo di tentato omicidio, sostenendo di "non avere ucciso" il 43enne e di avere perpetrato l'aggressione esclusivamente su impulso di un proprio "disturbo psichiatrico".

Per la pubblica accusa, al contrario, l'indagato andrebbe condannato per omicidio premeditato, in quanto avrebbe agito contro il vicino per vendetta e per rabbia. In base alle testimonianze rese ai magistrati dai residenti della zona, il folle molestava da tempo, con aggressioni e minacce, tutti gl iabitanti del suo quartiere.

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