Quarantena: compromette salute fisica e mentale

Il lockdown può avere effetti negativi e rischi sulla salute di adulti con pregressi problemi. Lo studio è stato fatto su 64 città cinesi

Quarantena: compromette salute fisica e mentale

Un mese di quarantena per ridurre i rischi di contagio da coronavirus può avere effetti devastanti su persone già con problemi di salute. A rischio sia il fisico che la mente. Come riportato da Tgcom24, lo studio è stato condotto dall'Università di Adelaide, di Tongji e di Sydney su 64 città cinesi. A rischio sono soprattutto gli adulti con pregressi problemi di salute, nei quali ne risentirebbero la salute fisica, quella mentale e la soddisfazione generale.

Rischi per soggetti con patologie pregresse

La ricerca ha interessato 369 soggetti, dei quali sono stati studiati gli effetti di un mese di lockdown. Delle persone prese in esame dallo studio, condotto da Stephen Zhang, dell'ateneo australiano di Adelaide, una su quattro ha proseguito il lavoro, il 38% ha continuato a lavorare in smart-working e il 25%, uno su quattro, ha dovuto abbandonare completamente l’attività lavorativa a causa della quarantena. Di questi, quelli in cui sono stati riscontrati maggiori rischi dovuti alla quarantena sono gli individui che hanno dovuto smettere in modo totale di lavorare e le persone che avevano pregressi problemi di salute, con patologie croniche come per esempio il diabete o malattie cardiache o polmonari. Durante lo studio scientifico è anche emerso che soprattutto i soggetti solitamente maggiormente attivi sono anche i meno soddisfatti a causa della quarantena.

La quarantena mina salute fisica e mentale

Il coautore dello studio, Andreas Rauch dell'università di Sidney, ha spiegato: “Ci aspettavamo che gli adulti che hanno dovuto smettere di lavorare ne avrebbero risentito in termini di salute fisica e mentale, nonché forte stress. Il lavoro aiuta le persone a trovare un senso alla propria vita e offre loro anche una routine quotidiana, particolarmente importante durante la pandemia globale”. Ulteriori studi dovranno essere condotti anche sui soggetti più attivi e sulla loro insoddisfazione. Un ulteriore motivo di scoraggiamento è dovuto anche al fatto che non si sa con certezza quando questa situazione finirà. Né se si potrà ripresentare nel corso dei prossimi mesi.

Il fatto di non poter uscire dalle proprie abitazioni per un tempo a questo punto indeterminato, e probabilmente molto lungo, sta quindi mettendo a duro rischio sia la salute fisica che quella mentale di molte persone.

Anche chi continua a recarsi sul posto di lavoro è obbligato a restare in casa per il tempo restante. Evidentemente però già il fatto di uscire dall’abitazione per raggiungere il luogo dove viene svolta la propria attività lavorativa aiuta a sopportare meglio la situazione che si sta vivendo.

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