Ragazza 25enne muore per overdose: vittima dell'eroina gialla?

Una cameriera di 25 anni, Sigrid Arianna Macrì, è morta nella sua casa di Treviso per un'overdose. Probabilmente, a stroncarla è stata una dose di "eroina gialla", la micidiale droga che ha già ucciso decine di giovani nel nord-est

Ragazza 25enne muore per overdose: vittima dell'eroina gialla?

Morire di droga senza essere una tossicodipendente. È la triste sorte di Sigrid Arianna Macrì, la 25enne morta giovedì nella sua casa di Vittorio Veneto (Treviso) a causa di un'overdose. Come scrive il Corriere della Sera la ragazza, di origini argentine, lavorava come cameriera stagionale in Germania. Era tornata in Italia per passare un periodo di vacanza con il suo fidanzato, un coetaneo. È stato proprio ragazzo a trovarla riversa sul letto. Il giovane ha chiamato subito un'ambulanza, ma è stato tutto inutile: Arianna era già morta. Vicino al cadavere una siringa usata e tracce di droga. Secondo i carabinieri si tratta di eroina, forse quella terribile "eroina gialla" che negli ultimi mesi - nel nord-est e in particolare in Veneto - ha fatto decine di vittime, soprattutto giovani. A confermarlo o meno sarà l'autopsia, in programma nelle prossime ore e disposta dal sostituto procuratore Davide Romanelli.

Atroce la testimonianza del fidanzato. "Si era chiusa in camera a chiave nel pomeriggio e sono uscito. Quando sono tornato la porta era ancora chiusa e lei non rispondeva. L’ho buttata giù e Sigrid era a terra. Immobile". L'intervento del 118 è stato inutile. Dopo il trasporto in ospedale, nell'appartamento dove viveva la coppia sono arrivati i carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto. Sono stati loro, attraverso il narcotest effettuato sul posto, a stabilire che la dose che aveva stroncato la vita di Arianna era di eroina. Per il medico legale, la morte è arrivata causa arresto cardiocircolatorio per sospetta overdose.

Eppure la ragazza non era segnalata come abituale consumatrice di droga. Non era tossicodipendente: a confermarlo l'assenza di segni evidenti sulle braccia e sul resto del corpo. Nessuno in famiglia, né il fidanzato né le sorelle con cui su Facebook si scambiava spess manifestazioni d'affetto, poteva immaginare che Arianna fosse finita nel tunnel della droga.

Forse l'eroina gialla, la sostanza che ha ucciso tanti giovani compresa Alice, la 16enne morta lo scorso ottobre dopo essersene iniettata una dose letale nei bagni della stazione ferroviaria di Udine. Una ragazza bella ma fragile, proprio come Arianna.

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