Si è rifatta il seno a 22 anni. Per insicurezza, per piacersi un po’ di più. Ma quell’operazione che avrebbe dovuto darle più autostima, si è trasformata presto in un calvario.
Già perché Annapaola Xodo entra ed esce dall'ospedale dal 2011. È lei stessa sulla sua pagina Instagram a raccontare l’odissea che sta continuando a vivere, nonostante la rimozione delle protesi responsabili delle sue sofferenze.
"Ero così giovane , ero così ingenua, ero così bella, ero così insicura. Maledetta insicurezza" scrive in un post. Uno dei tanti del suo diario social, dove spiega come siano state le protesi in silicone a innescare il tutto: "Avevano intossicato il mio corpo. Dal 2011 a 2018 ho avuto quasi 70 ingressi in pronto soccorso e due ricoveri. Un calvario che non auguro a nessuno. I medici qui in Italia non capivano cosa avessi. Perché avevo esami perfetti, ero solo anemica, un fattore comune nelle donne che hanno questa malattia oscura".
E allora è andata a farsi curare oltre oceano, negli States. Qui, lo scorso giugno, si è fatta operare per togliere le capsule: "Da lì è iniziata la mia rinascita. Il mio è stato un vero e proprio avvelenamento.
Il mio obbiettivo ora è lanciare il messaggio: bisogna amarsi per come si è […] Amatevi per quello che siete....fate dei vostri difettivostri pregi". E ancora: "Siamo una macchina perfetta, che non va toccata. Ho vissuto un dolore atroce ma ora sono qui più forte di prima". E- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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