Lo stupro da incubo a Lignano: la telefonata dell'immigrato. Poi l'inferno

Uno di loro ha fatto da palo agli altri. Adesso verranno ancora affidati a una comunità

Lo stupro da incubo a Lignano: la telefonata dell'immigrato. Poi l'inferno

Ci sono novità per quanto riguarda lo stupro ai danni di una ragazzina di soli 15 anni avvenuto sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro la notte di Ferragosto. Per il crimine sotto stati fermati tre immigrati minorenni, due albanesi e uno egiziano. La ragazza ne ha riconosciuti solo due, come ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile Di Udine Massimiliano Ortolan.

In due hanno stuprato la ragazza in spiaggia

Secondo quanto emerso uno di loro invitò gli altri due ad abusare sessualmente della giovane vittima. Il terzo ragazzo, albanese, quello che non è stato riconosciuto dalla 15enne, è stato comunque denunciato a piede libero e affidato nuovamente agli educatori della stessa comunità dalla quale il gruppetto si era allontanato per trascorrere la serata al mare. Il minorenne non risulterebbe aver partecipato attivamente alla violenza ma, come sottolineato da Ortolan, “se non ha assistito, comunque sapeva quali erano le intenzioni degli amici”.

Secondo quanto riporta La Verità, sarebbe stato il 17enne egiziano, con a suo carico precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, ad allontanarsi con la 15enne sulla spiaggia. I due si sarebbero conosciuti durante una festa. Il minorenne si sarebbe poi offerto di accompagnare la ragazzina a casa e, quando hanno raggiunto un posto appartato e buio, ha approfittato della situazione per abusare di lei. Subito dopo avrebbe chiamato con il telefono un suo amico albanese che l’ha raggiunto accompagnato da un altro connazionale. Il terzo avrebbe fatto da palo agli altri due. La vittima ha urlato tanto da attirare gli amici che aveva lasciato alla festa prima di allontanarsi con lo straniero. I tre aggressori si sono quindi dati alla fuga.

L’identikit fornito dalla ragazzina e dai suoi amici ha permesso alle forze dell’ordine di ottenere una descrizione parziale dei tre fuggiaschi, corredata da particolari importanti, quali piercing e taglio di capelli. L’acquisizione dei filmati registrati da alcuni negozi presenti nella zona hanno permesso di individuare i tre aggressori. Da quanto ricostruito i minorenni provenivano dalla Lombardia ed erano arrivati a Lignano il giorno precedente alla violenza. Una volta fermato, l’egiziano si è detto estraneo ai fatti, ma corrispondeva perfettamente alla descrizione fornita dai testimoni agli investigatori. I suoi amici hanno preferito non parlare e rimanere in silenzio. Durante la conferenza stampa di ieri, il vicario della Questura di Udine, Luca Carocci, ha sottolineato che “la tempestività d'intervento è stata fondamentale per non consentire agli autori del reato di elaborare strategie di difesa o di tentare la fuga”.

I commenti

La Procura sta valutando se sia il caso di fissare un incidente probatorio. Massimiliano Fedriga, governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, ha espresso “profondo dispiacere per la gravità inaudita dell'episodio e totale solidarietà alla vittima. Ii colpevoli paghino senza sconti la loro inumanità di fronte alla giustizia”. L’assessore lombardo alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha chiesto alle autorità di dare il nome della struttura che stava ospitando i tre aggressori. “È giusto che i milanesi lo sappiano, vista la pericolosità di questi minorenni, anche a tutela dei loro coetanei residenti in città che rischiano di diventare le prossime vittime”.

Pierpaolo Roberti, il collega friulano, ha promesso una battaglia legislativa: “Occorre fermare e regolamentare flussi e accoglienza dei minori stranieri mettendo mano a una legislazione che, colpevolmente, offre maggiori tutele agli aggressori che le vittime”.

Su Twitter, il leader della Lega Matteo Salvini, ha postato un commento chiaro e lapidario: “Tre minorenni stranieri, ospiti (a nostre spese) di un centro di Milano e in vacanza (a nostre spese) a Lignano per Ferragosto. Fermati per violenza sessuale su una ragazzina. Viva gli sbarchi e l'integrazione... Roba da matti”.

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