Il governo gialloverde si sta dividendo anche sulla questione della cittadinanza a Ramy, il ragazzino eroe del bus dirottato nel Milanese. "Basta girarci intorno, diamo la cittadinanza a quel bambino. C'è già una legge che lo consente, non dobbiamo inventarcela. Facciamolo e basta", ha scritto Luigi Di Maio su Facebook.
"Su Ramy - ha continuato il vicepremier grillino - confido in una rapida risoluzione per quanto riguarda la cittadinanza per meriti speciali. Come sapete nei giorni scorsi ho scritto anche ai ministeri competenti per fare in modo che la sua pratica arrivi presto al Consiglio dei Ministri. Mi aspetto che accada. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è d'accordo".
Il vicepremier leghista invece è molto più cauto. Matteo Salvini ha dichiarato di voler incontrare Ramy e la sua famiglia ma "a telecamere spente perché fare 'Carramba che sorpresa' o il Fabio Fazio a suon di milioni non mi interessa".
Il ministro dell'Interno ha spiegato a Le Iene che "stiamo approfondendo le tematiche connesse alla concessione della cittadinanza che è una cosa seria e quindi non solo il bimbo, che è come fosse mio
figlio, ma anche tutto quello che gli sta intorno, e ci sono cose che un ministro deve approfondire". Infine Salvini ha confermato che la legge sullo ius soli "non è nell'agenda di governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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