Ravenna, monumento ai partigiani imbrattato con svastica

Profanato con una svastica nazista il sacrario di Camerlona. Il sindaco di Ravenna: "Gesto di gravità assoluta e di inqualificabile violenza". A Bologna una stella di David e la scritta "Juden"

Ravenna, monumento ai partigiani imbrattato con svastica

È stato sfregiato con una svastica il sacrario di Camerlona, a Ravenna. Il monumento alle porte della città romagnola accoglie le spoglie di numerosi caduti partigiani appartenenti al Gruppo Combattente della Brigata Cremona.

A riportare la vicenda ci ha pensato Il Resto del Carlino, che ha raccolto anche il duro commento di denuncia del primo cittadino ravennate, il dem Michele De Pascale: "Un gesto di gravità assoluta e di inqualificabile violenza. Purtroppo l'ennesimo insopportabile episodio, tra i tanti avvenuti in questi ultimi giorni in Italia, di atti vandalici che inneggiano al fascismo, al nazismo e all'antisemitismo". Il sindaco del Pd, dunque, ha aggiunto: "Voglio dirlo con forza, Ravenna, città Medaglia d'oro al valor militare, non tollera tali ignobili azioni e reagiremo con la decisione necessaria".

La svastica che ha imbrattando il monumento partigiano è stata dipinta con una vernice nera, profanando così le il sacrario dedicato a chi combatté durante la Seconda guerra mondiale per liberare l'Italia dal nazifascismo. Il monumento partigiano, da quanto si apprende sarà pulito da una pattuglia della polizia locale.

Alle parole del primo cittadino del Partito Democratico hanno fatto eco quelle di Luca Squeri, deputato di Forza Italia e consigliere nazionale dell'Associazione partigiani cristiani fondata da Enrico Mattei. Queste le dichiarazioni dell’azzurro: "Il susseguirsi di inqualificabili episodi vandalici contro simboli della resistenza partigiana o contro i discendenti dei partigiani stessi sono un preoccupante campanello d'allarme: c'è chi, per ignoranza e ideologia, sta diffondendo odio attraverso simbologie che rimandano a una pagina oscura della storia". Quindi, l’esponente di FI ha aggiunto: "Sta a tutte le istituzioni, a partire dalla politica e dalla scuola, moltiplicare l'impegno affinché questi messaggi vengano rispediti al mittente. E la conoscenza di ciò che è stato è il primo, fondamentale passo affinché ciò avvenga".

Nelle ultime ore, peraltro, ha fatto capolino su un muro di un palazzo di Bologna il disegno di una stella di David e la parola "Juden", cioè giudeo. Sia la stessa che la parola "Juden" sono stati tracciate con vernice nera in via Piella, nel pieno centro della città delle Due Torri. Si tratta di una strada, nota anche tra i turisti, per la presenza della cosiddetta "finestrella" sul Canale delle Moline, una delle attrazioni principali del capoluogo dell’Emilia-Romagna. A dare notizia è stata l'avvocato Cathy La Torre, attivista per i diritti civili. "Di questi episodi di ignoranza se ne stanno verificando troppi. E sempre di più negli ultimi mesi.

Questi 'genì hanno macchiato della loro imbecillità una delle strade più caratteristiche di Bologna", ha scritto La Torre su Facebook. A fine gennaio una stella di David era stata disegnata vicino al campanello di casa di un uomo, residente a Bologna, la cui famiglia era stata sterminata nella Shoah.

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