Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 1.907 positivi in più, rilevati con 99.839 tamponi, e il report dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, ha parlato di un “lento e progressivo peggioramento dell'epidemia di SARS-Cov-2”. Visto che il virus si sta preparando a entrare in quella che gli esperti definiscono la fase delicata, l’autunno, l’Iss si è detto pronto “all'attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento”. C’è però da sottolineare che l’andamento è maggiormente contenuto in Italia se confrontato con quello di altri paesi, anche confinanti con il nostro.
La situazione in Italia
Nel periodo compreso tra il 31 agosto e il 13 settembre vi è stata una incidenza di 29,63 positivi su 100mila abitanti. Al momento in Italia ci sono 2.397 focolai Covid attivi, di cui 698 nuovi, diffusi su tutto il territorio nazionale. Spesso questi sono da associare ad assembramenti e violazioni delle norme relative al distanziamento sociale. L’Iss chiede quindi alla popolazione di prestare “particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento e durante periodi di permanenza in Paesi o aree con una più alta circolazione virale”. Gli esperti hanno anche osservato che nelle ultime due settimane vi è stato un aumento degno di nota dell’età media dei positivi.
Probabilmente questo dato è dovuto alla trasmissione del virus dai soggetti più giovani a quelli più anziani. Situazioni di contagio si hanno proprio all’interno dei nuclei familiari, e questo si riflette in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri. L’età media è passata a 41 anni e il 35% dei nuovi contagi riguarda i soggetti over50. Come riportato da HuffPost, Gianni Rezza, capo del dipartimento prevenzione del ministero della Salute, ha tenuto a sottolineare che “questo vuol dire che evidentemente c’è trasmissione intra-familiare, che il virus passa dai più giovani alle persone più anziane, spiegando anche un certo aumento, lento ma graduale, nelle ospedalizzazioni”.
L'Iss pronto ad adottare nuove misure
Nelle scorse settimane, particolarmente preoccupanti erano stati i rientri dalle vacanze estive della popolazione più giovane. Molti dei quali avevano scelto come mete Paesi esteri o regioni italiane turistiche dove si erano registrati importanti focolai. Come si legge nel report dell’Iss: “sebbene non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno” dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti. L’Istituto al momento ha confermato l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate, senza però escludere la possibilità di ulteriori misure nelle prossime settimane, nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. A fronte di questi dati, il ministero della Salute ha spiegato che “fino a quando restiamo sotto i duemila contagi al giorno non c’è allarme, possiamo gestire la situazione”. Insomma, in Italia l’epidemia è gestita bene, dobbiamo però tenere presente che i contagi stanno aumentando. Senza quindi drammatizzare, si deve essere consapevoli di quanto sta avvenendo.
Riguardo alla riapertura delle scuole e al ritorno al lavoro di molte persone, il ministero ha sottolineato che “sarà quello il vero banco di prova, per capire ancora di più e ancor più nel dettaglio come sta evolvendo io contagio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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