Hanno aggredito un giovane barista di Rho che, viste le condizioni psico-fisiche palesemente precarie, si era rifiutato di servire loro altri alcolici.
Responsabili della vicenda tre clandestini sudamericani pregiudicati di 21, 22 e 23 anni, che si sono accaniti con violenza contro il giovane dipendente, figlio del titolare del bar di corso Garibaldi. Quest'ultimo era prontamente intervenuto all'esterno del locale per bloccare i tre indesiderati clienti ed impedire che potessero entrare e risultare poi molesti o pericolosi nei confronti degli altri avventori.
Dopo aver compreso che lì nessuno avrebbe somministrato loro altre bevande alcoliche, gli stranieri hanno dato in escandescenze. Uno dei tre, completamente fuori controllo, ha colpito con gran forza il giovane barista al volto, mandandolo a terra col naso fratturato.
Immediato l'intervento del padre del 21enne, che ha contattato le forze dell'ordine e richiesto l'intervento del 118. Giunti sul posto, i sanitari hanno trasportato il ferito presso l'ospedale di Rho, dove ha ricevuto una prognosi di 30 giorni.
Gli aggressori, nel frattempo, si erano già allontanati facendo perdere le proprie tracce, non per nascondersi come si potrebbe pensare ma per cercare altri locali in cui bere ancora ed aumentare il tasso alcolemico. Dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, gli agenti del commissariato locale si sono messi sulle tracce dei responsabili, individuati in breve a poca distanza da corso Garibaldi.
Neppure la vista degli uomini in divisa ha scalfito la baldanza dei sudamericani che, impugnate delle bottiglie di vetro rotte, le hanno rivolte contro di loro. Per evitare ulteriori guai, i poliziotti hanno dovuto attendere l'arrivo di una pattuglia dei carabinieri del comando di Rho. I facinorosi sono stati finalmente bloccati, ma le loro intemperanze sono proseguite sia all'interno della "pantera" della polizia, rimasta danneggiata, che negli uffici del commissariato. Oltre all'atteggiamento ostile contro gli agenti, infatti, i giovani stranieri hanno iniziato anche a darsele di santa ragione.
Svaniti i fumi dell'alcol per loro restano solo le incriminazioni per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate,
danneggiamento aggravato di mezzo della polizia e possesso di armi improprie. I tre, clandestini con una serie di precedenti alle spalle, attendono ora il giudizio direttissimo dietro le sbarre di una cella di sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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