"Ehi, vai piano in auto". Lui scende e lo pesta: 74enne semiparalizzato

Il 74enne è stato colto da un ictus dopo l'aggressione subita. A causa dell'aggravarsi delle condizioni di salute della vittima, il 25enne resta dietro le sbarre

"Ehi, vai piano in auto". Lui scende e lo pesta: 74enne semiparalizzato

Ha avuto l'ardire di rimproverare un giovane a causa dell'eccessiva velocità di marcia della sua auto, per questo motivo un 74enne disabile è stato pestato finendo in ospedale a causa delle lesioni riportate.

L'episodio si è verificato durante la mattinata dello scorso giovedì 12 novembre a Sant'Apollinare di San Vito Chietino, in provincia di Chieti. A raccontare a "IlCentro.it" quanto accaduto al suocero è Ivo Altobelli: "Gli ha solo detto: “Per piacere, vai più piano che ci sono pure i bambini”. Per tutta risposta quel giovane è sceso dall’auto e lo ha pestato. Ora Italo Miselli, 74 anni, è semi paralizzato in un letto di Neurologia dell’ospedale Renzetti".

In compagnia della vittima, in quegli attimi orribili, c'era anche un suo amico di 54 anni, che ha tentato invano di difenderlo venendo lui stesso aggredito. Si tratta di Giuseppe C., anch'egli invalido. Quest'ultimo ha raccontato ai giornalisti che stava facendo quattro chiacchiere con il 74enne, mentre attendeva in auto sotto casa propria che la moglie lo raggiungesse. "Ivo era in piedi di fronte a me", spiega l'uomo. "Parlavamo delle nostre condizioni di salute, del più e del meno quando a un certo punto è arrivato un giovane che conosciamo, a tutta velocità sulla sua Fiat Panda".

Il ragazzo per poco non investe l'anziano, che si gira verso di lui e lo redarguisce. "Vai più piano che qui ci abitano le persone", dice il 74enne al conducente. Questi non la prende bene, e per tutta risposta ferma l'auto, scende come una furia e raggiunge il disabile iniziando ad insultarlo pesantemente. "Poi lo ha spinto e giù una scarica di pugni sulla testa e al volto. Italo ha cercato di difendersi ma è caduto a terra. Ha provato a rialzarsi ma è caduto di nuovo e quel giovane lo ha colpito ancora", spiega Giuseppe ancora sotto choc per l'accaduto, come riferito da "IlCentro". Il 54enne tenta allora di frapporsi fra l'aggressore e l'amico, venendo anch'egli assalito dal giovane:"Io ho gridato: “Adesso basta! Basta!”, e per tutta risposta mi è venuto vicino, mi ha riempito di parolacce e mi ha scaraventato a terra". Nel frattempo le grida ed il frastuono avevano attirato l'attenzione di passanti e residenti, cosa che ha convinto il ragazzo a battere in ritirata, non prima di un ultimo atto di spregio nei confronti di una delle due vittime. "È salito in auto ed è ripartito in tutta fretta in retromarcia cercando di investirmi", riferisce ancora Giuseppe, mentre sul posto sopraggiungevano i soccorsi e le forze dell'ordine.

"Mio suocero era a terra in una pozza di sangue. Aveva un taglio sull’occhio, la mandibola spostata. Il 118 lo ha portato in ospedale. Qui ci siamo accorti che farfugliava e non muoveva il braccio sinistro. Lo hanno ricoverato in Neurologia". Le parole di Ivo Altobelli spiegano il dramma e la preoccupazione dei familiari della vittima, che finisce quindi all'ospedale di Lanciano. A finire al pronto soccorso è anche l'amico del 74enne, che riporta una prognosi di 15 giorni. Il responsabile, un 25enne di Casoli, è stato prontamente identificato e rintracciato dai militari del Norm della compagnia di Ortona e della stazione di San Vito Chietino. La sua posizione è stata rivalutata a causa dell'aggravarsi delle condizioni sanitarie della vittima. "Ci è stato detto che ha avuto un ictus. Ha la parte sinistra semiparalizzata e dovrà fare la riabilitazione. Siamo sconvolti e vogliamo delle risposte.

C’è un collegamento tra le botte e l’ictus?", si domanda ancora Altobelli. Per questo motivo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lanciano ha convalidato il fermo del 25enne, personaggio già noto per simili episodi di violenza, in attesa di ulteriori aggiornamenti.

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