Un 10 febbraio nero, come pochi negli ultimi anni. Scandito dal furore ideologico di slogan e cori inneggianti alla pulizia etnica degli italiani del confine orientale e dai soliti atti di ordinaria devastazione. Come è successo a Latina, dove la mano di un vandalo si è abbattuta sulla stele dedicata alla giovane Norma Cossetto, stuprata e infoibata dai partigiani di Tito.
Sulla targa di pietra di rosa, posizionata al centro di un prato verde, si legge: “Il giardino di Norma Cossetto, 1920 - 1943, martire istriana delle foibe”. Tutt’attorno ci sono mazzi di fiori e piantine, più in là sventola il tricolore. Siamo a Latina, è il 10 febbraio ed è terminata da poco la cerimonia con cui l’amministrazione cittadina, su proposta dall’associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia, ha intitolato lo spazio verde tra via Cimarosa e via Banchieri alla memoria della Cossetto.
Nemmeno ventiquattr’ore dopo, però, il giardino di Norma viene già profanato. Sulla sua targa campeggia il simbolo dell’anarchia, impresso a caratteri cubitali con della vernice rossa. A lavar via quello scempio dalla pietra ha provveduto, ieri, la stessa ditta di marmi che l’ha donata. “La lastra – spiega il presidente della commissione cultura Fabio D’Achille – era stata pre-trattata con idrorepellente”. Così, grazie all’utilizzo del solvente, è stato possibile rimediare al misfatto a tempo di record. Alle operazioni di restauro hanno partecipato anche alcuni cittadini, accorsi sul posto per contribuire ai lavori.
Mentre le telecamere di video sorveglianza sono al vaglio degli inquirenti e potrebbero fornire elementi utili a risalire all’identità dell’autore del gesto, il sindaco Damiano Coletta ha stigmatizzato l’episodio: “Posso dire che il mondo è ancora pieno di stupidi e nella nostra città questa ne è la dimostrazione. Vedremo di porre per l’ennesima volta rimedio. Sicuramente dobbiamo potenziare i controlli ma non possiamo mettere la città sotto presidio totale”.
E ha aggiunto: “Il lavoro più lungo è di tipo culturale per far sì che queste menti ignobili vadano isolate. Che siano quattro stupidi ragazzini o degli stupidi adulti la realtà è che sono semplicemente stupidi. Andrebbero isolati ed educati alla civiltà ed al senso della vergogna”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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