"Green pass? Mangiate dentro...". Scoppia la polemica

I posti all’esterno vengono tenuti per coloro che non hanno il certificato verde. I clienti sono furiosi

"Green pass? Mangiate dentro...". Scoppia la polemica

Malcontento tra i clienti di alcuni ristoranti dove chi ha il Green pass è costretto a mangiare all’interno del locale e coloro che invece non hanno il certificato possono pranzare o cenare all’aperto. L’unica consolazione è che tra qualche settimana, con l’arrivo del freddo, se vorranno andare al ristorante dovranno coprirsi bene e mangiare seduti fuori. Come riportato dal Corriere, il presidente del Movimento imprese ospitalità della Lombardia, Salvatore Bongiovanni, si è sentito dire: “Se fate mangiare fuori i non vaccinati non vengo più in questo locale”.

La querelle tra clienti con Green pass e quelli senza

Dallo scorso 6 agosto la sfida tra vaccinati e non vaccinati è aperta più che mai. Soprattutto nei ristoranti. Cosa stia succedendo è presto detto. Chi ha il Green pass è spesso costretto a mangiare all’interno dei locali, anche se siamo in estate, mentre chi non ha voluto ottenere la certificazione può godersi il dehors, magari sulla spiaggia con vista mare. Per i clienti questa somiglia molto a una punizione, o comunque a una discriminazione bella e buona. Per i gestori è invece necessità: “Mettetevi nei nostri panni, argomenta uno di loro: se facciamo accomodare all’aperto un cliente con il pass rischiamo di perdere l’incasso dei coperti al chiuso”.

Cosa accade nei ristoranti

E i social diventano così in poco tempo la casa di lamentele e segnalazioni. “In un ristorante ho chiesto se c’era posto per due. Ha il green pass? Allora deve andare dentro” ha scritto un avventore che ha subito dopo asserito: “In quella pizzeria non ci vado più. Mi hanno costretto a magiare dentro, vicino al forno. Ti vaccini, compi il tuo dovere etico e ti discriminano”. Molti hanno pensato di mentire e di non ammettere di avere il Green pass, una bugia per poter mangiare all’aperto e non dietro a una vetrata. A confermare quanto sta accadendo c’è Umberto Carriera, leader di “Io apro”, il movimento di protesta dei ristoratori: “Purtroppo anche io, nei miei ristoranti, ho dei tavoli fuori e li riservo a chi non ha il Green pass. Chi resta dentro storce il naso. Con la bella stagione vorrebbe mangiare fuori. I clienti italiani sono più comprensivi. Ma vallo a spiegare agli stranieri, “voi dovete stare dentro”. Vengono qui per il sole, per i tramonti”. C’è anche chi ha raccontato a Twitter di aver mangiato da solo in una pizzeria al chiuso, al caldo e senza nessun altro intorno, immagine senza dubbio molto triste.

“In Italia è impossibile far rispettare le regole senza che qualcuno le interpreti a modo suo” ha detto un navigatore su una chat e si è sentito rispondere:“Vuoi il tavolo all’aperto? Nega il Green pass”.

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