Davanti al campo rom di via Salone, a Roma, Ignazio Marino ha posteggiato una volante della polizia. L'unico compito dei due vigili che stazionano davanti a uno dei più grandi campi nomadi della Capitale è quello di controllare le assicurazioni delle auto che transitano all'interno.
Niente possono fare contro le armi che entrano, i materiali rubati che vengono portati nelle baracche e sono inermi contro lo spaccio di droga. Ieri sera, però, è andata diversamente. Un nomade si è presentato all'ingresso del campo nomadi a bordo di una Renault Megane che è risultata sprovvista di assicurazione e revisione. A quel punto i due vigili si sono adoperati per multare il nomade di 21 anni di origine bosniaca. A quel punto il nomade ha forzato il posto di blocco, investendo uno degli agenti. Immediato è scattato l'inseguimento, proseguito nel campo nomadi dove il rom aveva cercato di far perdere le sue tracce. A quel punto, vistosi alle strette, il nomade ha lasciato la macchina e proseguito la fuga a piedi nelle campagne che circondano il campo di via Salone.
Dopo qualche minuto è però stato raggiunto e, dopo una breve colluttazione, arrestato.
Dagli accertamenti è poi emerso che il 21enne era stato di recente scarcerato per reati di rapina, violenza resistenza e minacce a pubblico ufficiale.L'ennesimo evento che dimostra il degrado e l'assenza della legge all'interno del campo rom della Capitale. Ma c'è chi continua a difenderli.
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