Roma, spuntano le baracche persino sugli alberi

Sulla cima di uno dei cedri di Villa Ada spunta un giaciglio di fortuna, ennesima testimonianza che il degrado romano ormai arriva dappertutto

Roma, spuntano le baracche persino sugli alberi

Nel fitto della vegetazione di Villa Ada c’è un mistero che non trova risposta. Chi abita sulla cima di uno dei cedri più alti del giardino? Ad accorgersi dell’insolito giaciglio (guarda le foto), lo scorso 23 marzo, sono stati gli addetti alla manutenzione della villa anche se gli habitué del parco sostengono di aver notato movimenti sospetti ormai una anno fa.

Domenica scorsa, la favela sull’albero è stata oggetto di un sopralluogo da parte dei volontari dell’Osservatorio Sherwood che si sono equipaggiati con imbracatura, caschi e moschettoni ed hanno scalato la pianta. C’è voluta quasi un’ora per conquistare la cima.

E raggiungere quel luogo che, chi c’era, ha definito “ai confini della realtà”. Quello che hanno scoperto i climber una volta arrivati lassù è una vera e propria “dimora”: due piccole piattaforme costruite in legno compensato, ben ancorate e protette da paratie e reti di corda. Ma anche panni stesi, coperte e una scorta d’acqua. Lorenzo Grassi, coordinatore dell’Osservatorio e protagonista dell’impresa, ha ipotizzato che i materiali usati per la pavimentazione della casupola provengano dal muro di conenimento delle vicine Scuderie Reali, ormai abbandonate al degrado totale e rifugio per senza fissa dimora.

Ad attirare l’attenzione degli arrampicatori anche una bandiera dei quattro dei mori. Forse, si domandano un po’ tutti, il misterioso inquilino è sardo. Deve essere anche una persona con una indiscussa capacità acrobatica e sprezzante del pericolo. Il giaciglio, infatti, si trova a circa 30 metri da terra e sul tronco del cedro non ci sono né scalette né segni di attacchi o di possibili appigli per agevolare la salita.

Al di là delle ricostruzioni più fantasiose circa l’identità del misterioso clochard, da molti ribattezzato come il Barone Rampante, adesso Roma

Capitale dovrà trovare il modo di rimuovere la casupola prima che siano le raffiche di vento a farlo. Cercando di cancellare in fretta l’ennesima dimostrazione che il degrado romano ormai arriva veramente dappertutto.

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