I giovanissimi passeggeri, per fortuna, non erano più a bordo. Sennò sarebbe potuta finire diversamente, ma in peggio. Attorno allo strano incidente capitato lunedì scorso su uno scuolabus in servizio nel comune di Codognè (Treviso), aleggia uno strano sospetto: quello del sabotaggio. Troppo inspiegabile la dinamica di quel guasto, che aveva portato il pulmino a perdere le due ruote posteriori quando ancora era in corsa, forse a causa dell'allentamento di alcuni bulloni. In quel momento, al volante del veicolo rimasto in panne c'era un'autista piuttosto esperta, che poco prima aveva accompagnato gli alunni delle scuole elementari e medie davanti ai loro istituti.
Dunque, mentre lo scuolabus perdeva le due ruote - procedendo per fortuna a bassa velocità - non vi era nessuno sui 40 posti di cui disponeva il mezzo. La confortante circostanza, tuttavia, non ha cancellato lo spavento, né i sospetti. La stessa titolare dell'azienda di trasporti, Roberta Marcon, fa notare come il veicolo fosse stato revisionato di recente e non nasconde i dubbi sul guasto, con quei bulloni stranamente allentati proprio nello stesso momento. La donna peraltro ha riferito di aver ricevuto in tempi non lontani alcune minacce, espresse da ignoti attraverso un cartello in cui si lamentava il fatto che lo scuolabus venisse posteggiato in un piazzale pubblico.
In un italiano piuttosto sgrammaticato, il cartello utilizzava toni intimidatori e insulti. "Questo non è una stazione autobus. Al mattino rompi... meglio per te se vai in un altro posto. E poi di notte non si può parcheggiare, può rompersi qualcosa", si leggeva. Proprio quest'ultimo avvertimento, inquietante se riletto ora, alimenta ancor più lipotesi che quello avvenuto al veicolo non fosse un semplice incidente.
Intanto, mentre la comunità locale si interroga sull'accaduto, verrà presentata una denuncia ai carabinieri della stazione di Codognè, nel tantativo di identificare i responsabili di un gesto così pericoloso,
soprattutto per le sue potenziali conseguenze. Le forze dell'ordine ascolteranno qualche testimone, ma soprattutto visioneranno le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Le immagini, forse, daranno qualche risposta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.