Salvini, scioglie per mafia il consiglio comunale di San Cipirello nel palermitano

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'interno Matteo Salvini, "tenuto conto che, all'esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono il Consiglio comunale di San Cipirello (Palermo) a compromissione del buon andamento dell'attività amministrativa, a norma dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ne ha deliberato lo scioglimento per un periodo di 18 mesi, affidandone la gestione a una Commissione straordinaria".

La decisione è stata assunta a seguito di accertamenti compiuti sull'attività del Consiglio comunale del paese palermitano. Dalle verifiche sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata sul territorio e che avrebbero "esposto il Consiglio comunale di San Cipirello a compromissioni del buon andamento dell'attività amministrativa". Il sindaco Vincenzo Geluso in un lungo post su Facebook commenta la decisione del Viminale. "Il Consiglio Comunale di San Cipirello è stato sciolto per infiltrazioni mafiose - scrive Geluso -, non posso e non voglio andare oltre ma vi comunico che non scapperemo dal nostro paese. Non sarò il regista occulto, come ha fatto qualcuno in due anni dietro una scrivania a scrivere, rimarrò nel mio paese continuerò ad incontrare ogni mattina al bar tanti concittadini solo anche per un caffè. Non sarò come chi si presenta in campagna elettorale e poi il paese non esiste più, continuerò a fare la vita che ho sempre fatto sempre in mezzo la gente. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno creduto in noi, tanti amici, tanti cittadini, la maggior parte dei dipendenti comunali che hanno lavorato sempre con serietà. Vi aggiornerò come ho sempre fatto, il mio Buongiorno ci sarà sempre per come ho fatto da anni".

Nella nota inviata dal Viminale si fa cenno anche ad un altro comune in provincia di Napoli, la cui posizione è al vaglio del ministero: "in considerazione della necessità di completare l'azione di ripristino