Ai domiciliari per una presunta dazione da 260mila euro per la sua campagna elettorale, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha parlato oggi con il giudice delle indagini preliminari che si occupa del suo caso. Al magistrato avrebbe detto - secondo quanto scrive l'Ansa - di non essere "minimamente in grado di fare azioni del genere" e di essere solo "un uomo prestato alla politica".
Parlando dei fondi realizzati dal Consorzio Venezia Nuova quando presidente era Giovanni Mazzacurati, Orsoni ha detto che "non è passato un solo centesimo" dalle sue mani. Secondo il gip il sindaco avrebbe ricevuto in più tranche somme messe falsamente a fattura da aziende del Consorzio.
Oggi ha rotto il silenzio anche l'ex presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan.
Ha parlato di un "processo mediatico mostruoso" e aggiunto che "Non poter rispondere o difendermi sin da subito è umanamente molto difficile". Sono "pronto a dimostrare - ha aggiunto - che stanno tentando di scaricare su di me nefandezze altrui".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.