Francia, così l'attentatore era riuscito a incontrare Francesco

L'uomo sospettato di aver ucciso il sacerdote francese era stato immortalato in Vaticano nel 2016. Ecco l'immagine dell'udienza alla presenza del Papa

Francia, così l'attentatore era riuscito a incontrare Francesco

Emmanuel Abayisenga aveva avuto modo di partecipare ad un'udienza del Papa. L'incontro, per così dire, era avvenuto nel 2016.

Si tratta della stessa persona originaria del Ruanda di cui si parla dal pomeriggio di ieri. Emmanuel Abayisenga è al centro del caso dell'uccisione di un sacerdote in Vandea. Ma l'uomo è stato tirato in ballo pure per l'incendio appiccato presso la cattedrale di Nantes nel luglio del 2020. Pare che a Nantes, gli incendi appiccati in contemporanea, fossero tre. Comunque sia, prima di mettere la parola fine alla vicenda che ha tramortito la Francia in queste ore, ossia l'uccissione del consacrato Olivier Maire, bisognerà attendere l'esito dell'inchiesta che è in corso. Com'è noto, però, l'uomo, che dovrebbe essere il responsabile dell'omicidio del sacerdote, si è consegnato alle autorità.

Ma in questi frangenti, i media, non solo quelli cattolici, si stanno soffermando su un ulteriore dettaglio che riguarda il recente passato di Abayisenga. Stando a quanto ripercorso dalla Cna, ad esempio, "... l'uomo ruandese che, secondo quanto riferito, si è consegnato alla polizia dopo l'omicidio di un prete nella Francia occidentale lunedì ha incontrato Papa Francesco nel 2016, secondo i media cattolici francesi". L'agenzia appena citata non costituisce l'unica fonte ad aver sottolineato come Emmanuel Abayisenga si sia ritrovato al cospetto del pontefice argentino appena quattro anni fa.

Pure la Bbc, riportando quanto scritto da un giornalista francese su Twitter, ossia Arnaud Bédat e stilando il profilo di quello che per ora rimane un presunto omicida, ha annotato come nel 2016 Abayisenga fosse presente in Vaticano. Il fine - aggiungono dal media britannico - era quello di porgere un saluto al Santo Padre.

Il giornalista citato dalla Bbc allega al Tweet il seguente messaggio: "Immagine dolorosa. Quella di un bambino di guerra, testimone dell'orrore del genocidio in Ruanda, non ancora l'assassino di padre Olivier Maire, né il presunto incendiario della cattedrale di Nantes: Emmanuel #Abayisenga stringe la mano a papa Francesco nel 2014. # Vandea". La foto allegata è del quotidiano La Croix. Poi però, sempre Bédat, aggiusta il tiro sull'anno, specificando come l'immagine non sia del 2014, bensì del 2016: "Correzione: questo è avvenuto nel 2016, non nel 2014, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, durante un'udienza del mercoledì. A destra, il vicecomandante della Guardia Svizzera Pontificia Philippe Morard, incaricato della stretta sicurezza del Papa", aggiunge il cronista francese in un secondo tweet sulla vicenda.

Nel corso di queste ore, in molti hanno rimarcato come il quarantenne originario del Ruanda possa presentare qualche disturbo di carattere psichiatrico. Tant'è che l'uomo ora si troverebbe proprio all'interno di un reparto di psichiatria.

In ogni caso, su quanto accaduto ieri in Vandea si sono espresse le autorità ecclesiastiche transalpine, sottolineando la grande "generosità" del sacerdote ucciso. L'episodio della morte di padre Olivier Maire rientra in un clima di certo complesso per la Chiesa cattolica francese: da anni, le cronache riportano come gli attacchi nei confronti dei luoghi di culto siano in costante aumento.

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