È possibile comprare degli anni di vita? La domanda è provocatoria e a quanto pare la risposta potrebbe essere positiva.
A Glasgow, seconda città della Scozia dopo la capitale Edimburgo, uno studio del locale Istituto universitario per le ricerche sul cancro ha svelato le ragioni di un inquietante gap nell'aspettativa di vita fra benestanti ed indigenti.
Se gli abitanti dei quartieri poveri possono sperare di vivere appena 54 anni, spiega il britannico The Independent, i loro concittadini dei quartieri alti hanno un'aspettativa di vita ben superiore agli ottant'anni.
I ricercatori ora avrebbero individuato la ragione di questa disparità: le fasce meno abbienti della popolazione sarebbero penalizzate dal frequente consumo di carne di bassa qualità, trattata chimicamente e molto spesso di poco prezzo. La carne ricca di additivi chimici assorbirebbe infatti grandi quantità di fosfati, che a loro volta causano invecchiamento prematuro e una serie di disturbi renali.
Un eccessivo consumo di fosfati provocherebbe infatti un abbassamento delle difese immunitarie contro diverse patologie anche molto gravi, dai disturbi cardiovascolari al morbo di Alzeheimer ai tumori.
Le fasce più povere della cittadinanza consumano carne di qualità inferiore e tendono ad assumere meno frutta e
verdura, che aiutano invece a controbilanciare gli effetti negativi di un eccessivo consumo di carne rossa. "Bisognerebbe proprio ripensare - spiegano gli esperti - l'idea che sia opportuno consumare carne ad ogni pasto."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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