Se le tasse fanno le scarpe al made in Italy

Se le tasse fanno le scarpe al made in Italy

Per mille anni l'élite laica ed ecclesiastica italiana ha sempre avuto gusti raffinati e ha stimolato un'incredibile produzione artistica. L'Italia si è riempita di capolavori, in seguito gli artisti, gli architetti e gli artigiani italiani hanno lavorato anche per i sovrani e i nobili europei. Era un mercato ristretto ma sufficiente a ricordare che il prodotto fatto dagli italiani era bello, di alta qualità, comodo e piacevole da usare. Con il formarsi del mercato mondiale di massa nel secolo scorso la produzione italiana si è subito espansa e si è rivolta alla classe agiata europea e americana. I calzaturieri italiani facevano le scarpe per le dive di Hollywood, le sarte Fontana facevano, per loro, vestiti stupendi e gli attori di Hollywood venivano in Italia apposta per farsi confezionare gli abiti dagli abilissimi sarti napoletani o per comprare i cappelli Borsalino. Poi questa abilità si è estesa all'arredamento, alla gioielleria, al restauro delle opere d'arte e si è formato un sistema produttivo - fatto da artigiani e imprese - unico al mondo, che usa personale abilissimo e materiali eccellenti. Sono queste le basi del successo della moda italiana e dei suoi stilisti.

Nello stesso tempo si affermavano il nostro il cibo, il nostro vino e la nostra gastronomia, quasi sempre con industrie piccole e con manodopera eccellente e prodotti di alta qualità. Si è cosi diffusa l'idea che in certi campi non c'è nulla di meglio del prodotto italiano, del made in Italy. Vi e stato un momento in cui diversi produttori hanno delocalizzato la produzione in Asia abbassando la qualità. Ma la tendenza si sta invertendo perché stanno avendo successo i marchi che hanno resistito e le nuove imprese che producono in Italia con personale e materiali italiani.

Infatti sono molti i paesi che si sono sviluppati e nel mercato mondiale sono enormemente cresciuti i consumatori ricchi ed esigenti che vogliono solo prodotti di alta qualità. Costoro guardano e guarderanno anche domani all'Italia. Non saranno i dazi di Trump a fermare questa tendenza e le nostre esportazioni. L'unico pericolo ci viene dalla nostra burocrazia e dal nostro sistema fiscale.

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