Il dossier segreto del governo: cosa accadrà con la seconda ondata

Tre scenari e cinque soluzioni: ecco il documento del ministero della Salute e dell’Iss sulla Fase 3, in caso di un nuovo picco di contagi da coronavirus

Il dossier segreto del governo: cosa accadrà con la seconda ondata

Da inizio marzo l’Italia si è fermata. L’epidemia-pandemia di coronavirus ha travolto lo Stivale, il Vecchio Continente e il mondo interno, facendo oltre settecentomila morti (35.187, ad oggi, le vittime italiane). Dopo i due mesi di lockdown totale, che ha costretto tutti noi a vivere rintanati in casa e ha messo in ginocchio l’economia del Paese, siamo tornati (quasi) alla vita di tutti i giorni). L’incubo, ora, è una seconda ondata dopo l’estate. Con l’arrivo dell’autunno, infatti, i casi potrebbero tornare a salire.

Ecco perché in queste settimane gli esperti dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute di Roberto Speranza hanno stilato un dossier qualora l’Italia dovesse subire una seconda ondata di Covid-19. Il documento riservato, di cui parla il Corriere della Sera, parla di tre scenari possibili e di cinque soluzioni già studiate per contenere il ritorno del virus Sars-Cov-2.

Non a caso il titolare della Salute, anche ieri, ha ripetuto nell’aula del Senato che il Belpaese è sì fuori dalla tempesta, ma non per questo è in un porto sicuro. Nell’intervento a Palazzo Madama sulla Fase 3 , Speranza ha parlato di un "lungo lavoro trasmesso al Comitato tecnico scientifico che sarà inviato alle Regioni e costituirà l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa". Uno dei punti critici, forse il più delicato in assoluto, è la riapertura delle scuole il 14 settembre: la ripresa dell’anno scolastico in classe, molto probabilmente, porterà a un incremento dei casi da coronavirus.

Gli scenari e le mosse anti coronavirus

Il Corsera cita il dossier segreto ed elenca i tre possibili scenari. Il primo è quello più roseo: come sta succedendo in queste settimane, anche se si continueranno a contare i nuovi positivi, i numeri della pandemia rimarranno sotto il livello di guardia. Dallo scenario auspicato a un secondo scenario poco gradito: impennata di contagi a livello nazionale che torna a mettere sotto stress – in modo comunqye gestibile – gli ospedali del Paese. Terzo e ultimo scenario una seconda ondata vera e propria di coronavirus: centinaia e centinaia di casi ogni giorno e numerosissimi positivi in gravi condizioni; in questo caso i reparti di terapia intensiva torneranno a riempirsi in modo preoccupante, mettendo nuovamente a rischio la tenuta del sistema sanitario nazionale.

Dal problema alle soluzioni. Nel dossier sono stati indicati anche tutti gli interventi necessari per contenere il ritorno dell’emergenza. Nel documento riportato dal Corriere, dunque, il primo punto è il coordinamento tra governo e Regioni per agire subito e in modo ficcante contro i focolai e per gestire al meglio i positivi e i malati; dunque – secondo punto – monitoraggio costante della tenuta delle strutture sanitarie del Paese e (terzo) aggiornamento e monitoraggio continuo del numero di positivi, malati e tamponi; in questo modo le istituzioni dovrebbero riuscire a calcolare il volume dell’epidemia.

Venendo agli ultimi due punti, la quarta linea guida parla di un piano operativo aggiornato costantemente sulla scuola e sulle residenze per anziani; in ultimo, la necessità di rinforzare

sia i presidi sanitari sia i dipartimenti per la prevenzione, senza dimenticarsi dell’esigenza vitale di garantire negli ospedali italiani un numero sufficiente di posti letto terapie intensive comprese.

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