Dopo sedazione profonda è morto La Forgia, ex presidente Emilia Romagna

Antonio La Forgia, ex deputato ed ex presidente dell'Emilia-Romagna, è morto a 78 anni. Colpito da un male incurabile e con dolori fortissimi, aveva deciso di non farsi più curare. L'addio commosso alla moglie

Dopo sedazione profonda è morto La Forgia, ex presidente Emilia Romagna

Si è spento Antonio La Forgia, ex deputato di Ulivo e Pd e già presidente della regione Emilia-Romagna. Settantotto anni, malato da tempo, alcuni giorni fa aveva scelto il percorso della sedazione profonda. Prima di essere addormentato, aveva voluto saputare gli amici più vicini, chiamandoli a casa sua e regalando loro un ricordo, un aneddoto, un sorriso. Oltre a un piccolo oggetto che gli era appartenuto, presente all'interno della sua casa. La Forgia ha lasciato la moglie, Maria Chiara Risoldi (69 anni) e i due figli Mauro e Francesca.

Il male che aveva colpito La Forgia è di quelli che non lascia scampo: gli era stato riscontrato un tumore con metastasi che aveva raggiunto il midollo, con conseguent e paraplegia e dolori lancinanti. Proprio per questo, dopo averne parlato coi familiari, aveva deciso di rifiutare ogni ulteriore tarapia, come previsto dalla legge. Una scelta da rispettare che ripropone all'ordine del giorno nel nostro Paese, ancora una volta, il tema estremamente delicato del fine vita. "Per la legge - aveva scritto la moglie su Facebook - il suo corpo è costretto ad essere ancora qui, mentre la sua mente è già arrivata in un luogo leggero. Siamo un paese veramente ipocrita".

L'ultimo saluto, commosso, con la moglie, prima di chiudere gli occhi: "Tu lassù non sedurre troppe signore". E lui: "Quando sarà il momento ti verrò a prendere".

Nato a Forlì nel 1944, laureato in Fisica, dopo un'esperienza al Cnr e nella scuola si dedicò anima e corpo alla sua vera grande passione, la politica. La Forgia guidò l'Emilia Romagna dal 1996 al 1999: quell'anno si dimise decidendo di sposare il progetto dei Democratici, legato a Romano Prodi.

Dal 2006 al 2013 fu deputato, eletto nelle liste dell'Ulivo. Poi tornò al Pd e, con le primarie per eleggere il segretario, polemizzò col suo partito che non gli aveva fatto arrivare in tempo la tessera per poter votare: "Renzi ha fatto bene a rottamare quei perditempo".

Antonio La Forgia con Romano Prodi

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