Per approfittare di due donne si sarebbe finto un agente segreto. Gianluca P., un commerciate di 49 anni, è stato condannato in secondo grado a cinque anni e nove mesi di carcere.
"Sono un agente segreto e posso commettere i reati che voglio", sarebbe questo il ricatto utilizzato dall'uomo originario di Rondissone, in provincia di Torino, per intimidire due donne e farsi consegnare del denaro. Come riporta Repubblica.it, oggi la Corte d'appello di Torino, al termine di un processo in cui è stato difeso dall'avvocato Stefano Gubernati, ha ridotto a cinque anni e nove mesi di carcere la condanna a sette anni che in primo grado gli venne inflitta ad Aosta, dove si svolse la vicenda.
La tattica dell'"agente segreto"
Secondo quanto ricostruito, il commerciante aveva intrecciato una relazione con entrambe le vittime, il cui racconto è stato ritenuto credibile, e dopo aver conquistato la loro fiducia le avrebbe ricattate.
"Approfittando della loro fragilità", cominciò a chiedere denaro "millantando di far parte dei servizi segreti con conseguente immunità" da qualsiasi reato. Con questa tattica minacciosa, fra il 2011 e il 2012, riuscì a ottenere in totale più di trentamila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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