Si è tolto la vita impiccandosi nel carcere di Aversa Othman Jridi, il 22enne algerino che il 26 marzo 2018, pochi giorni prima della Pasqua, si era lanciato con un’auto contro il Santuario di Pompei affollato di fedeli e turisti.
Il giovane è stato subito soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria e trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso del locale ospedale San Giuseppe Moscati ma è deceduto dopo un paio d'ore dall’arrivo nella struttura.
Secondo quanto ricostruito all’epoca dagli inquirenti, alle 16 del 26 marzo il giovane si era recato a Pompei e a bordo di una vettura rubata aveva percorso via Lepanto, la strada che porta davanti alla basilica, fino ad arrivare in piazza Bartolo Longo affollata da pedoni, senza trovare ostacoli in quanto rimossi per agevolare l'allestimento di un palco per la via Crucis.
L’algerino aveva terminato la sua corsa contro le fioriere poste all’esterno del Santuario. Il giovane, poi, era stato avvicinato dai vigili urbani che avevano cercato di bloccarlo.
L’immigrato, però, si era dato alla fuga ma i carabinieri, avvertiti dagli agenti municipali, lo avevano scovato su un bus poco dopo ed arrestato con le accuse di furto d'auto e false dichiarazioni. L’algerino, processato per direttissima, era stato condannato a scontare due anni e mezzo di reclusione.
Durante l'udienza di convalida del fermo, l’extracomunitario aveva recitato una litania in arabo e ammesso l'assunzione di sostanze psicotrope prima di mettersi alla guida "per sentirsi più vicino ad Allah".
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