Higuain, Perotti, Kalinic, Bacca, Donnarumma. La prima giornata della Serie A 2016-17 sembra appartenere al 2015-2016. Stessi protagonisti, nonostante uno di questi abbia addosso una maglia diversa. E con gli stessi protagonisti anche alcune storie. Come quella dell'incrocio di Donnarumma-Mihajlovic: il portiere lanciato l'anno scorso a 17 anni dall'allenatore serbo, all'epoca al Milan, che beffa il suo mentore, oggi al Torino, parando un rigore al minuto 96. Le telecamere inquadrano Miha che sorride, probabilmente pensando che se non avesse spinto quel ragazzino, adesso il suo Toro avrebbe un punto anziché zero.
Poi la storia di Carlos Bacca: per tutta l'estate è stato sul mercato, candidato numero uno alla cessione per portare al Milan soldi buoni per fare altri acquisti. È rimasto e alla prima giornata ha già fatto tre gol, confermando che potrà anche non piacere stilisticamente, ma ha statistiche incredibili, paragonabili a quelle di Messi e Ronaldo (in quanto a rapporto tra tiri in porta e gol). Come Higuain, che ha finito l'anno scorso segnando e ha ricominciato segnando, dopo una manciata di minuti giocati.
Non è in forma, è sovrappeso, parte dalla panchina, eppure segna lo stesso. Perché segna sempre. Prima giornata primo gol decisivo, l'anno scorso furono 16 su 36, significa che da solo ha fatto 48 punti. Ha semplicemente cambiato una maglietta.
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