Estinzione dei reati. Il Tribunale dei minorenni di Torino ha pronunciato la sentenza di non doversi a procedere per i cinque ragazzi – accusati a vario titolo di stalking, diffamazione, produzione e diffusione di materiale pedopornografico, morte come conseguenza non voluta derivante da commissione di altro reato –, che con le loro offese web provocarono il suicidio di Carolina Picchio.
Era la notte del 5 gennaio 2013 quando la 14enne studentessa del novarese, vittima di cyberbullismo, si lanciò da una finestra togliendosi la vita, esasperata dalle continue offese ricevute via social.
Il Tribunale per i minorenni di Torino, come riporta La Stampa, ha stabilito che i giovani sono "consapevoli e pentiti".
Il giudice ha pronunciato il non luogo a procedere per effetto dell'esito positivo della messa alla prova, ovvero un percorso di recupero (con affiancamento a una psicologa) studiato apposta per gli imputati minorenni.La legge sul cyberbullismo, approvata all'unanimità il 17 maggio 2017, fu dedicata proprio a Carolina Picchio.
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