Il sindaco Pd di Colorno revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini

Mussolini fu nominato cittadino onorario del Comune nel Parmense 94 anni fa. Ora il Pd (con l'avallo dei 5 Stelle) cancella quell'atto

Il sindaco Pd di Colorno revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini

Anche Colorno sceglie di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Il Comune di quasi 10mila abitanti in provincia di Parma, famoso per la celebre reggia ducale secentesca, ha deciso così di recidere anche questo vincolo con un passato visto come obsoleto e imbarazzante.

Su iniziativa della maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale, l'amministrazione ha stabilito che il Duce non figuri più nell'albo dei suoi cittadini più illustri, in cui era stato iscritto con delibera consiliare il 19 maggio del 1924.

"Il nostro - spiega il sindaco Michela Canova, del Pd - è un atto simbolico ma di grande valore in un momento in cui si tenta di rivalutare la figura del Duce". A votare a favore della revoca il Pd, appoggiato dall'Anpi.

Favorevole anche il MoVimento 5 Stelle, che pure non ha rappresentanti eletti in Consiglio: "Riteniamo, senza alcun dubbio, doveroso che venga tolta la cittadinanza onoraria a chi portò in Italia la vergogna delle leggi razziali e successivamente la sciagura dell'entrata in guerra", spiegano i grillini locali. Contrario invece il gruppo civico "Amo Colorno", secondo cui "il Paese ha problemi ben più importanti da risolvere in questo momento, invece che trattare questioni di oltre novant’anni fa."

Negli ultimi anni sempre più Comuni e Città d'Italia hanno votato per la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini: fra i casi più noti Crema, Volterra, Pisa, Certaldo, Mantova, Torino e Rho.

In provincia di Parma, recentemente, ha fatto scalpore la decisione del sindaco Federico Pizzarotti di introdurre una "dichiarazione di antifascismo" che tutte le associazioni che intendono usufruire di spazi o fondi comunali devono sottoscrivere.

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