Arrestato martedì il sindaco di Riace Domenico Lucano stamani è comparso davanti al Gip per l'interrogatorio di garanzia, accompagnato dai suoi due avvocati, Antonio Mazzone e Andrea Daqua. L'accusa nei suoi confronti è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e irregolarità nell’affidamento diretto a due cooperative del servizio di raccolta dei rifiuti. Ieri Lucano è stato sospeso dalla carica di sindaco dalla prefettura di Reggio Calabria. "
Non ho nulla da nascondere e da non dire, tutto quello che so lo dico, tutto", ha detto ai giornalisti entrando nel Tribunale di Locri. Ha detto anche che non si sarebbe mai aspettato le tante attestazioni di solidarietà che gli sono arrivate. Uscendo di casa, diretto in tribunale, aveva detto: "È tutto assurdo, tutto questo è assurdo".
Dopo l'interrogatorio, uscendo dal tribunale Lucano ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Voi mi dite le regole, ma forse la Costituzione italiana la rispetto più io di tante altre persone, la
prima regola della Costituzione è di avere rispetto per la dignità degli esseri umani, gli essere umani non hanno colore della pelle, non hanno nazionalità, sono esseri umani".
E sull'accusa di aver organizzato dei matrimoni combinati per far restare i migranti in Italia, ha detto: "Salvare anche solo una persona dalla strada, vale 15 anni da sindaco". E ancora: "Perché parlano di matrimoni al plurale? È stato solo uno, ma non è stato combinato. Abbiamo fatto le pubblicazioni, come in tutte le cose regolari. Mi sembra una cosa assurda, c’è stato un passaggio del Gip che dice 'purtroppo è un reato di umanità'".
Sull'altro fronte dell'inchiesta a
suo carico, quella sui rifiuti, Lucano osserva: "C’è una mafia che controlla questo ciclo dei rifiuti e praticamente io ho cercato di fare luce, di coinvolgere le cooperative sociali. Devo pagare per questo?".
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