Aveva il compito di sopprimere i cani randagi che non riuscivano a trovare un padrone: ora, dopo anni di insulti anche lei ha deciso di togliersi la vita.
Il web l'aveva presa di mira. Il suo lavoro non piaceva a nessuno, ma nonostante questo doveva farlo e ha continuato a farlo. Jian Zhicheng, medico veterinario di Taiwan, aveva un compito un po' macabro nella clinica veterinaria: doveva uccidere i cani randagi che non venivano adottati. Tutti la definivano la "macellaia dei cani" e la rete non ha risparmiato di certo le offese nei suoi riguardi.
In passato, Jian era caduta in depressione perché il suo lavoro l'aveva completamente isolata. Dopo anni di insulti, minacce e critiche, la veterinaria non ha più retto la pressione e ha deciso di togliersi la vita. Secondo quanto riportato da Mashable.com, la ragazza si è uccisa con lo stesso farmaco con cui sopprimeva i suoi pazienti a quattro zampe. "Una vita umana non è diversa da quella di un cane, quindi morirò con gli stessi farmaci che usiamo per sopprimerli" - questo è il messaggio che ha lanciato sui social prima di compiere l'estremo gesto.
La rete l'aveva attaccata per due anni di fila per la sua mansione perché quel lavoro era "da infami". Gli internauti, poi, non perdonavano a Jian il fatto che uccidesse i cani solo dopo 12 giorni il ritrovamento.
La veterinaria, dicevano molti, avrebbe potuto opporsi o trovare un'alternativa, ma non l'ha mai fatto. Il tempo era troppo breve e i randagi non venivano mai addottati così finivano sotto le mani sporche di sangue di Jian.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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