Gioca sull'attualità politica, Oscar Farinetti.
L'ultima pubblicità di Eataly, comparsa oggi su alcuni dei maggiori quotidiani nazionali, presenta a tutta pagina i cibi "immigrati" dall'estero che hanno contribuito a rendere grande la cucina italiana.
"Abbiamo accolto gli immigrati che hanno sconvolto la cucina italiana ed è nata una meraviglia", recita lo slogan dell'azienda di Farinetti. Insieme sono presentati otto prodotti importati dall'estero che da secoli sono parte integrante della dieta nazionale: dal grano duro e dal vino, arrivati dal vicino oriente diecimila anni fa, fino ai prodotti giunti con la scoperta dell'America, come patate, pomodori e cacao.
E ancora la birra, giunta dall'Egitto; il riso, importato dalla Cina; il caffé, proveniente dall'Etiopia.
Secondo Farinetti, altrettanti esempi di un'integrazione culinaria da prendere a modello per affrontare l'emergenza immigrazione che
in questi mesi occupa le prime pagine delle cronache nazionali. Certo, qualcuno potrà obiettare che la varietas decantata da Eataly, forse, non sarà alla portata di tutte le tasche - e difficilmente di quelle dei migranti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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