Aria tesa ad Anni 20, il programma di Rai2 tornato in onda in formato estivo in seconda serata. Nella puntata tra gli ospiti c'erano Carlo Calenda, candidato sindaco a Roma con Azione! e Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista. In prima battuta, Il Tempo ha riferito che il segretario del Pc ha accettato l'invito al programma ma Calenda a quel punto avrebbe declinato l'invito al confronto con Rizzo. Ma Calenda, che conosce bene certi meccanismi, dopo aver intuito l'intenzione del segretario del Pc di rendere noto il fatto alla stampa, avebbe fatto marcia indietro, accettando di trovarsi in studio con Marco Rizzo.
Date queste premesse, il clima nello studio di Anni 20 non poteva che essere incandescente e infatti i toni tra i due sono stati subito quelli di uno scontro. La miccia che ha dato il via alla vera discussione è stato il passaggio sul ruolo dell'Europa nel blocco dei licenziamenti. Rizzo è stato il primo a riferire il suo pensiero: "L’Europa è matrigna. L’Italia è piena di piccole e medie imprese che sono l’asse portante dell’occupazione del nostro paese. Poi esiste Amazon, lo Stato potrebbe fare una piattaforma pubblica priva di profitto che consente a tutti i piccoli commercianti di fare le stesse cose di Amazon ed evitare di regalare al signor Bezos 44 miliardi di ricavi e zero tasse". Marco Rizzo non le ritiene "cose bolsceviche" e ne reputa plausibile l'applicazione immediata.
Carlo Calenda ha replicato, sentendosi parte di questo discorso: "Io detesto Amazon. Ho chiesto più volte una tassazione e quando hanno provato a mettere il braccialetto elettronico ai lavoratori li ho presi a calci nel sedere". Ma dopo un primo momento in cui sembrava che i due corressero sullo stesso binario, ecco la sterzata di Calenda: "Questa cosa per cui le questioni si risolvono con lo stato che fa tutto è risibile. Lo Stato ha già problemi con la sanità in Calabria che è un disastro, in Puglia pure, lo metti a fare Amazon?". Da una scintilla è divampato l'incendio. "Questo succede perché la politica è sottomessa. È uno Stato che fa quaquaraquà. Politici inetti servi di Bruxelles", ha replicato Rizzo, costringendo la conduttrice a intervenire per abbassare i toni, ormai troppo accesi.
L'ultima parola, però, è stata di Carlo Calenda: "Marco sei una persona più seria di questa pagliacciata, io ragiono con la mia testa e dei diktat di Bruxelles non me ne frega niente.
Ma non puoi dire che con la scuola italiana che sta a pezzi lo Stato deve fare Amazon. Ma che stai a dì". Immediata la replica di Rizzo: "Allora cuccatevi Draghi". Altrettanto pungente quella di Calenda: "Infatti me lo sono cuccato molto volentieri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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