A fare notificare un atto di pignoramento presso terzi nei confronti dei minsiteri dei Trasporti e della Difesa sono stati i familiari di Carlo Parrinello, una delle 81 vittime della strage di Ustica. Secondo quanto riportato da TgCom24, il provvedimento è partito perché lo Stato non ha pagato il risarcimento stabilito dalla Corte d'appello di Palermo per la moglie e le tre figlie dell'uomo. Sulla somma stabilita dai giudici, che corrisponderebbe a 1.908.909, i ministeri hanno pagato soltanto 431.794 euro.
Il credito oggetto di pignoramento è di 1.477.107 euro. L'uomo, di Marsala, nella vita faceva l'imprenditore agricolo. Al momento della strage aveva 44 anni e, su di lui, dipendeva il mantenimento del resto della sua famiglia. Nel 2017, la sentenza della Corte d'appello civile, la seconda a pronunciarsi sullo stesso caso per decidere le somme da risarcire, riguardava la decisione, in primo grado, del giudice Paola Protopisani, che affermò che la causa dell'abbattimento fu "un missile o una collisione in una scena militare".
L'avvocatura dello Stato sostiene che ai familiari delle vittime, percependo un'indennità di circa 1.600 euro al mese, vanno decurtate dal risarcimento tutte le somme future che percepiranno fino al compimento dei 75 anni.
I legali dei familiari di Parrinello, gli avvocati Vanessa e Fabrizio Fallica, sostengono, invece, che la sentenza non menzioni assolutamente di questa detrazione futura e indica, con precisione, il risarcimento che lo Stato dovrebbe pagare. "È una situazione imbarazzante. Questa posizione dell'avvocatura serve solo ad aggravare ancor di più lo Stato di spese per le procedure esecutive", spiegano gli avvocati.
Nella sentenza di appello che riguardava 42 familiari delle vittime, i giudici hanno condannato i ministeri a pagare ai legali 378.484 euro oltre al rimborso forfettario per spese generali, Cpa e Iva.
Gli avvocati Fallica hanno notificato un atto di precetto ai due ministeri anche da parte degli otto familiari di altre tre vittime che devono avere, dopo la sentenza definitiva, circa due milioni di euro avendo ricevuto solo un pagamento parziale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.