Lo studio: "Ecco perché il viaggio di ritorno sembra più breve di quello di andata"

uando si va in vacanza, la partenza ha sempre un sapore diverso dal ritorno. Ma spesso quando rientriamo a casa abbiamo la sensazione che il viaggio di ritorno sia durato meno di quello di andata: ora una ricerca spiega il perché

Lo studio: "Ecco perché il viaggio di ritorno sembra più breve di quello di andata"

Quando si va in vacanza, la partenza ha sempre un sapore diverso dal ritorno. Ma spesso quando rientriamo a casa abbiamo la sensazione che il viaggio di ritorno sia durato meno di quello di andata. Adesso gli psicologi hanno provato a dare una spiegazione a questo fenomeno. L'università di Kyoto ha pubblicato sulla rivista scientifica Plos One uno studio. A due gruppi di partecipanti sono stati mostrati due filmati con due uomini che percorrevano a piedi un percorso da un punto A ad un punto B. La clip aveva una durata di 20 minuti. Successivamente al secondo gruppo è stato mostrato un'altra clip col percorso inverso.

Il gruppo che ha visionato il secondo video ha affermato che la passeggiata era più corta. Ma la distanza coperta era la stessa. Secondo quanto afferma Joseph Stromberg di Vox, questa illusione temporanea viene chiamata "effetto viaggio di ritorno".

Se al momento della partenza, carichi di curiosità e aspettative, ogni ostacolo che si frapponga tra noi e la meta sembra allungare il tempo di un’eternità, al ritorno, la consapevolezza che si tratti di un viaggio verso casa e la tristezza del rientro ci fanno sovrastimare la durata del percorso, tant’è che, una volta giunti a destinazione, abbiamo l’impressione che il tempo sia volato.

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