Anis Amri aveva in tasca oltre mille euro in contanti. Banconote di piccolo taglio, da venti e da cinquanta euro, prelevati con ogni probabilità da uno sportello del bancomat. Lo fanno sapere fonti investigative, che hanno trovato il denaro in una delle tasche del cappotto del terrorista di Berlino ucciso a Sesto San Giovanni nella notte fra il 22 e il 23 dicembre scorsi.
Gli inquirenti sono ora al lavoro per ricostruire la provenienza di quelle banconote, risalendo, atraverso il numero seriale, allo sportello da cui sono stati emessi. Una volta ricostruito il luogo e il momento in cui Amri (o un suo complice) ha ritirato quelle banconote, dovrebbe essere più semplice identificare il percorso scelto dall'attentatore di Berlino una volta abbandonata in fretta e furia la capitale tedesca.
Altrettanto importanti sarebbero le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso presenti in quasi tutte le filiali bancarie, che potrebbero fornire un
ulteriore, decisivo, contributo, alla ricostruzione della verità.Si attendono ora i ricscontri della Zecca dello Stato per risalire al percorso fatto dal denaro e quindi anche da chi lo ha ritirato, sia Amri o sia un suo complice.
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