Sono 14.522 i contagi nelle ultime 24 ore su 175.364 tamponi processati. Si conferma in calo il rapporto positivi/test fermo all'8,3%. A preoccupare è il calo troppo lento della curva dei decessi. Sono 553 i morti per un totale 70.395 dall'inizio della pandemia, un record in Europa. Tanti, troppi. Perché? Un'analisi della Fondazione Edison, riportata da Huffingtonpost, lo spiega punto per punto. Il report sulla situazione aggiornata dei decessi per Covid-19, basato sulle statistiche dell’Oms e dei governi nazionali, individua dieci trend che fotografano lo scenario italiano. I dati inchiodano il fallimento dell'Italia.
La disfatta italiana in 10 punti
1) L’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di decessi totali dall’inizio della pandemia e in particolare quello con il più alto numero di morti nella seconda ondata, secondo i dati ufficiali comunicati dai governi all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per altre fonti, come l’ufficio di statistica spagnolo, sarebbe, invece, la Spagna il Paese europeo con più decessi totali.
2) L’Italia è il quinto paese al mondo per decessi da Covid-19 dall’inizio della pandemia da coronavirus, dopo Stati Uniti, Brasile, India e Messico.
3)L'Italia è il primo Paese del G20 per numero di decessi ogni milione di abitanti e il terzo assoluto nel mondo dopo San Marino e Belgio.
4) Record anche nell'escalation di decessi in Italia durante la seconda ondata. Siamo l’unico paese europeo che nelle ultime cinque settimane consecutive ha fatto registrare tra i 4.500 e i 5.000 morti ogni settimana.
5) In Italia, il numero di decessi durante la seconda ondata supererà nel giro di una settimana il numero di morti della prima ondata.
6) Una campagna vaccinale efficiente e una gestione prudente di assembramenti, distanziamenti e trasporti sarà cruciale per evitare che ad inizio primavera il numero di morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia possa superare in Italia il livello di 100.000.
7) In buona parte d'Europa la curva dei decessi cala in modo netto, da noi no. Spagna e Francia erano state colpite per prime dal Covid-19 durante la seconda ondata, seguite dal Regno Unito, mentre Italia e Germania hanno visto crescere il numero dei morti soprattutto da inizio novembre. Nelle ultime due settimane la tendenza dei decessi settimanali sta calando in Spagna e Francia; nel Regno Unito è in calo ma con segnali di ripresa della mortalità forse in seguito alla diffusione della “variante inglese”; in Italia il numero dei morti è calante ma resta elevato; in Germania è in fortissima crescita.
8) A preoccupare, oltre all'Italia, è la Germania. A differenza di quanto è accaduto nella prima ondata, sta ora sperimentando un aumento molto sostenuto dei decessi. Durante la prima ondata tutti i Paesi dell’Est Europa erano stati toccati molto poco dal Covid-19, preservando la Germania sul lato a Est. Durante la seconda ondata tutto l’Est Europa è stato colpito pesantemente dalla pandemia, in particolare i paesi prossimi con la Germania, come Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria che hanno "accerchiato" la Germania. Nella settimana in corso la Germania potrebbe per la prima volta superare l’Italia per numero di decessi settimanali e oltrepassare la Spagna per numero di decessi cumulati nella seconda ondata.
9) Nella seconda ondata il Nord Est, il Centro e il Mezzogiorno d’Italia sono stati colpiti molto di più che durante la prima ondata del Covid-19. In termini di decessi cumulati ogni 100.000 abitanti le regioni più investite dalla seconda ondata sono state: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Piemonte e Liguria.
Il Veneto è stato colpito quasi quanto la Lombardia; la Toscana ha superato l’Emilia-Romagna.10) Il picco dei decessi ogni 100.000 abitanti misurato sulle ultime due settimane sta ora toccando soprattutto il Triveneto, in particolare Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e Veneto.
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