Almeno ventiquattr'ore prima della morte di Luca Varani, un altro ragazzo ha messo piede nell'appartamento degli orrori al Collatino. Per sua fortuna è scampato alla violenza di Manuel Foffo e Marco Prato che, non ancora intossicati da droga e alcol, non avevano maturato il proposito di far del male a qualcuno, fino a provocarne un omicidio. "Appena entrato in quell'appartamento mi hanno offerto più volte un bicchiere con un super alcolico - racconta - io ho rifiutato perché bevo birra".
Il soggetto è Alex del Tiburtino, 34 anni, pugile dilettante. Il suo nome era stato fatto dallo stesso Foffo, che lo aveva contattato la notte tra mercoledì e giovedi scorso, al pm Francesco Scavo. "Sì è vero sono stato in quella casa - ha raccontato Alex, accompagnato dall'avvocato Gianluca Nicolini - appena entrato in quell'appartamento, intorno alle 5 del mattino, loro mi hanno offerto più volte un bicchiere con un super alcolico". Avrebbe, appunto, rifiutato perché beve soltanto birra. Foffo e Prato, già in evidente stato di alterazione, hanno invitato l'amico più volte a consumare cocaina. "Ricordo che non erano travestiti - ha fatto mettere a verbale Alex - anche se ricordo di aver notato la presenza di una parrucca in casa. Comunque non c'è stato alcun rapporto di sesso con nessuno da parte mia".
Dopo una breve discussione con i due, dovuta al fatto che Alex voleva sfruttare la casa di Foffo per andare dormire qualche ora e gli altri volevano andare avanti con lo sballo,
il trentaquattrenne sarebbe andato via intorno alle 8.30. Non prima di aver sentito Prato dire a Foffo: "Tanto con lui non dovevano fare nulla...". Ventiquattro ore dopo a cadere nella trappola è Luca Varani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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