Si torna a sparare per strada a Taranto, in Puglia. In pieno centro un giovane è stato ferito da un colpo d'arma da fuoco al ginocchio.
Dopo l'agguato è tornato a casa ha preso uno scooter e si è recato da solo al pronto soccorso dell'ospedale del capoluogo pugliese, il "Santissima Annunziata", per farsi medicare dai sanitari. Agli investigatori, però, il giovane, un 18enne di Taranto di cui non si conoscono altre generalità, non ha voluto dire la verità, mostrandosi reticente nella ricostruzione dell'accaduto.
Al termine delle indagini, però, svolte dagli agenti della squadra mobile della questura del capoluogo jonico, è stato arrestato un pregiudicato di 37 anni del posto, suocero del giovane ferito. Le accuse che pendono sull'uomo sono tentato omicidio e detenzione di arma clandestina. Nonostante la reticenza del giovane ferito, i poliziotti hanno, in poche ore, accertato che poco prima si era incontrato con il padre della sua fidanzata. Quest'ultimo, al termine di un'animata discussione, ha estratto una pistola e ha esploso un colpo ferendo il giovane. Il proiettile ha raggiunto la vittima alle gambe, in particolare ad un ginocchio, come detto.
Dopo aver accertato quanto accaduto, i poliziotti si sono recati al quartiere Paolo VI, una zona periferica della città, in casa del presunto autore del ferimento. L'uomo è stato rintracciato mentre tornava a casa in compagnia della moglie. In casa del 37enne i poliziotti della squadra mobile hanno rinvenuto undici cartucce calibro 22 uguali al bossolo trovato sul luogo del ferimento, in Via Crispi. In uno scantinato di proprietà del pregiudicato è stata, inoltre, rinvenuta una pistola revolver 7.65, detenuta illegalmente, che, in ogni caso, non pare essere l'arma utilizzata nell'agguato avvenuto in pieno centro.
Dopo le formalità di rito l'uomo è stato accompagnato negli uffici della questura di Taranto ed è stato tratto in arresto. Ora il 37enne si trova nella casa circondariale del capoluogo pugliese. Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno spinto l'uomo ad un gesto così estremo. Intanto il giovane non è in pericolo di vita ed è ricoverato nel reparto di ortopedia dell'ospedale "Santissima Annunziata" e la ferita riportata al ginocchio sarà guaribile in trenta giorni.
Un episodio simile è avvenuto a Locorotondo, un Comune in provincia di Bari, l'estate dello scorso anno. Un giovane uomo di 33 anni fu gambizzato dal suocero. Tre proiettili colpirono l'uomo. Anche in quel caso l'arma utilizzata era detenuta illegalmente e la vittima non fu in pericolo di vita.
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